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Vivere senza sculacciare
Siete un genitore di un bambino ai primi passi, di fanciulli o di adolescenti? Se lo siete, vi vorrei porre una domanda. Che cosa pensate delle sculacciate? È un argomento caldo nella mente di molti. Anche voi ve lo domandate?
A settembre l’uso della punizione corporale da parte dei genitori è tornato come dibattito pubblico in America, quando Adrian Peterson della nfl (National Football League) è stato arrestato per maltrattamento di minore per aver usato una verga nel disciplinare suo figlio di quattro anni. Peterson ha evitato il carcere dichiarandosi colpevole in cambio di un’accusa di reato minore: mancanza di consapevolezza nell’atto di aggressione, come parte del patteggiamento. Peterson è stato condannato a pagare una multa di 4000 dollari e i costi del tribunale, a prendere dei corsi su come essere genitore e a fare 80 ore di servizio civile.
Nell’apprendere sull’incidente di Peterson, i difensori dei minori si sono affrettati a condannare ogni punizione corporale. Gli evangelici hanno risposto con indignazione. Diversi scrittori autorevoli hanno buttato nella discussione l’argomento della razza. I genitori hanno iniziato a discutere gli uni con gli altri ai social media e ai talk show alla radio sulla differenza tra l’abuso dei bambini e la sculacciata. Alcuni genitori erano fortemente indignati, hanno affermato che non era compito di nessuno come loro allevano i propri figli.
Io personalmente credo che esiste una maggioranza silenziosa di genitori nella società occidentale che sono confusi e in conflitto su come disciplinare i propri figli, i quali rendono la loro vita giornaliera pietosa a causa di un comportamento sregolato. In un recente viaggio d’affari, in aeroporto mi sono sentito davvero male per una mamma il cui figlio si agitava e la picchiava perché lei non faceva quello che lui voleva.
Lo sculacciare e la legge
C’è un movimento globale per eliminare la sculacciata. Sono 41 le nazioni che proibiscono tutte le punizioni corporali dei bambini: a casa, a scuola e in altre istituzioni incluso il sistema penale. Negli ultimi dieci anni 27 di queste nazioni hanno approvato le loro leggi contro la sculacciata. Altre 78 nazioni proibiscono la punizione fisica a scuola.
In America, tutti i 50 stati permettono la punizione corporale dei bambini. Diciannove stati, la maggior parte nel sud, permettono la punizione fisica a scuola. Questo non vuol dire che tutti i genitori usano la punizione corporale. Il dibattito generato dal caso Peterson mostra un enorme disaccordo sulla punizione corporale fra gli americani a livello regionale, religioso e razziale.
«Dai macro dati, sembra che la punizione corporale stia diventando meno popolare negli Stati Uniti,» riportava il Christian Science Monitor. «Valutando numerose indagini nazionali fatte nei decenni passati, Murray Straus, un esperto di punizione corporale all’Università di New Hampshire di Durham, ha scoperto che il numero dei genitori che dicono che sculacciare è qualche volta necessario, si è abbassato da più del 90 per cento nel 1968 a circa 65 o 70 per cento nel 1994, poi è rimasto costante fino ad oggi» (19 ottobre 2014). Altri ricercatori hanno trovato che mentre è diminuito il numero dei genitori che usano la sculacciata, gli americani ancora la usano nel disciplinare i loro figli – nonostante la costernazione delle voci accademiche che si alzano contro la punizione corporale.
È probabile che alcuni genitori non siano totalmente onesti nei sondaggi, o che i sondaggi non stiano raggiungendo i genitori che usano la punizione corporale. Una delle principali voci accademiche contro la sculacciata, la professoressa Elizabeth Gershoff dell’Università del Texas ad Austin, ha scoperto verso la fine del decennio del 2000 che «l’85 per cento dei bambini americani che raggiungono la scuola secondaria, è stato punito fisicamente dai loro genitori» (ibid.). Kenneth Dodge, studioso di politica familiare all’Univesità di Duke, ha trovato delle cifre simili. Seguendo centinaia di bambini in studi longitudinali dall’asilo fino all’età adulta, egli ha scoperto che dal 70 all’80 per cento furono puniti corporalmente (ibid.). Il professor Morray Straus crede che il 90 per cento dei bambini ai primi passi vengono ancora puniti corporalmente.
Ufficialmente, sculacciare è ancora in uso in molti distretti scolastici negli stati che lo permettono. Le cifre del Dipartimento dell’Educazione degli usa dicono che 200 000 studenti vengono fisicamente disciplinati ogni anno. In alcune distretti scolastici della Florida settentrionale, le statistiche statali dimostrano che 1 studente su 10 viene sculacciato con la bacchetta.
Il distretto scolastico di Arlington, situato alla periferia di Memphis, nel Tennessee, recentemente ha introdotto di nuovo la punizione corporale, dando agli insegnanti «tutti gli strumenti a loro disposizione». È chiaro che la maggior parte degli americani usa la disciplina fisica.
Considerando questi fatti, voi vi chiederete perché il caso Peterson ha attirato tanto l’attenzione. I difensori dei bambini contro lo sculacciare hanno preso vantaggio da questo caso tragico per far avanzare la loro causa nel vietare la sculacciata in tutta l’America. Tuttavia, ci sono grandi gruppi della popolazione americana che sono volenterosi di lottare per i diritti di allevare le loro famiglie nella maniera in cui loro pensano che funzioni, che include l’uso della punizione corporale quando sia necessaria.
Il caso contro la sculacciata
I difensori dei bambini contro la sculacciata non vedono nessuna differenza tra l’abuso dei bambini e la sculacciata. Proprio dopo che il caso di Peterson è arrivato in prima pagina, il conduttore Robert Siegel della National Radio Public ha fatto un’intervista ad Elizabeth Gershoff sulla storia della punizione corporale. Durante l’intervista, Siegel ha fatto questa affermazione carica di emotività: «Oggi ci sono molte persone che sono genitori che a loro volta vennero picchiati dai loro genitori per essere disciplinati, dunque lo considerano normale, per cui picchiano i loro figli.» Questa è innegabilmente una affermazione ampia e generalizzata.
Gershoff ha risposto alla dichiarazione di Siegel: «È vero. Noi vediamo quel ciclo di violenza che continua attraverso le generazioni. Proprio i nostri genitori sono i migliori esempi di come essere genitore. Noi viviamo con i nostri genitori per molti anni. Ed è questa la visione più ravvicinata di come allevare i figli che abbiamo mai visto. Ma ci sono molti genitori che stanno interrompendo quel ciclo e vengono a conoscenza del fatto che è possibile allevare i figli senza picchiarli.» Siete pregati di tenere conto che Gershoff si riferisce alla sculacciata come ad un «ciclo di violenza.» Gershoff è stata picchiata dai suoi genitori? Tutti i genitori che sculacciano i propri figli li picchiano? Essendo cresciuto negli anni 50, io so che da bambino occasionalmente venivo sculacciato – eppure non venivo picchiato.
Coloro che sono contro la sculacciata vedono tutte le sculacciate come un percuotere, uguagliandolo all’abuso dei bambini. La parola percuotere evoca delle immagini orribili di pugni e schiaffeggi violenti durante un confronto andato fuori controllo. Sì, tristemente, l’abuso dei bambini esiste. I bambini vengono feriti, fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Tutti gli abusi sui bambini sono in definitiva un crimine e dovrebbero essere puniti severamente. Ma un genitore, che dà delle sculacciate che si fanno sentire a sua figlia o suo figlio indisciplinato, è uno che percuote i bambini?
Gershoff valuta che un quarto delle famiglie americane oggi non usa per niente la sculacciata nell’allevare i figli. «C’è stato un declino molto graduale qui negli Stati Uniti, tuttavia, c’è ancora una vasta maggioranza delle persone a favore della sculacciata,» lei ha detto a Siegel.
«Ciò che è interessante è che in altri paesi noi abbiamo visto una situazione molto diversa ... poiché la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini, è stata ratificata nel 1989 … e a causa di questo, 38 paesi ora hanno concordato sul fatto che la punizione corporale dei bambini, inclusa la sculacciata, viola i diritti umani dei bambini.»
Gli oppositori alle sculacciate vedono tutte le punizioni corporali come una violazione dei diritti dei bambini e, il loro scopo finale, è quello di far bandire le sculacciate negli Stati Uniti. A tal fine, vogliono anche intimidire a tutti i genitori che usano la sculacciata, anche se la usano come parte di un programma completo di allevamento dei bambini.
Il caso a favore della sculacciata
Mentre il caso contro la sculacciata non ha preso piede in America fino agli anni 60, il caso a favore di dare una sculacciata in modo appropriato – amministrata da genitori amorevoli – è vecchia di secoli.
Robert Siegel chiedeva anche a Gershoff: «Lei dice che la maggioranza dei genitori punisce fisicamente i loro figli una volta all’anno circa. Ma quanto varia quella pratica in base alla razza, alla religione, al livello d’educazione, alla classe sociale e quant’altro?» Gershoff ha risposto: «Varia abbastanza. Noi sappiamo che varia in base alla razza o al gruppo etnico. I genitori afroamericani in particolare sculacciano più spesso di altri gruppi. I bianchi e i latini sculacciano circa lo stesso. Gli americani d’origine asiatica sculacciano di meno.»
Gershoff qui fa un’osservazione vera. I genitori bianchi dell’America del Nordest sono conosciuti per vociferare le loro vedute contro la sculacciata. La maggior parte dei genitori con un’educazione da scuola superiore non usano la sculacciata. La popolazione di americani neri degli stati meridionali fa sentire la loro voce riguardo ai loro principi in favore della sculacciata.
Eppure Gershoff fallisce nel dare una visione imparziale degli effetti della sculacciata fra i gruppi. Poi continuava col dire: «Inoltre noi sappiamo che non ci sono differenze sugli effetti della sculacciata sui bambini in base alla razza o al gruppo etnico. Attraverso un ampio campione a livello nazionale, noi abbiamo trovato che nonostante siano i genitori afroamericani che usano sculacciare più spesso, i risultati non sono più efficaci ad aumentare il comportamento positivo dei bambini, ma hanno infatti l’effetto opposto, vale a dire, aumentano il comportamento aggressivo di questi bambini nel corso del tempo.» Ciononostante altri esperti dicono diversamente.
È stato negli anni 90 che gli esperti accademici hanno iniziato a rilasciare degli studi con la pretesa di dimostrare una connessione più chiara fra la punizione corporale e il comportamento aggressivo dei bambini – in modo particolare i bambini che erano stati sculacciati spesso avevano più probabilità di essere coinvolti, da adulti, in una relazione con violenza domestica fra i partner. Alcuni studi dicevano che i bambini sculacciati soffrivano rischi a livello della salute ed accademico e rimanevano indietro in molti altri indicatori sociali. La maggior parte di questi studi sono stati eseguiti sugli americani di razza bianca.
Tuttavia, gli esperti hanno capito che non potevano eliminare la punizione corporale a meno che replicassero gli stessi risultati nell’ambito di altri gruppi demografici. Così, nuovi studi longitudinali sono stati condotti focalizzandosi sulle famiglie afroamericane.
«Ciò che trovarono è stato motivo di preoccupazione e di sorpresa per molti di loro,» affermava l’articolo sul Christian Science Monitor del 19 ottobre. «In vari studi, i ricercatori hanno trovato che gli effetti della sculacciata sui bambini di colore erano diversi da quelli di razza bianca. Nel 2004, per esempio, la studiosa Jennifer Landsford, che lavorava con il professor [Kenneth] Dodge all’Università di Duke, riportava le scoperte fatte su un gruppo eterogeneo di 585 bambini, che erano stati seguiti dall’asilo nido fino alla scuola superiore. Alcuni esempi di punizione corporale nel gruppo dei bambini di colore, invece di averli resi più aggressivi e di farli peggiorare, all’interno di quel gruppo demografico sembravano corrispondere a risultati migliori» (enfasi aggiunta). Questo è diverso da quello che affermava Gershoff.
All’inizio questo studio è stato soprannominato razzista. Eppure, ciò che gli esperti dell’Università di Duke (che ancora si oppongono alla punizione corporale) hanno determinato è che qualsiasi danno causato ai bambini dalla sculacciata, dall’uso della bacchetta o da altre forme di punizione, non si tratta tanto dell’ atto fisico ma del messaggio psicologico impartito dal genitore. In realtà, lo studio dell’Università di Duke mostrava che fra coloro facenti parte della ricerca, i genitori afroamericani erano più bravi dei genitori bianchi ad amministrare la punizione corporale.
«Nella misura che il bambino capisce e apprezza genuinamente di essere amato dal genitore e, seppure faccia male, l’intento del genitore è di aiutarlo – nella misura che il bambino lo capisce, le conseguenze non sono negative,» ha detto il professor Dodge al Christian Science Monitor.
«Se il figlio la interpreta come un genitore fuori controllo, o come un genitore che non ama il figlio – un genitore con intenzione di ferire e pieno di odio – questo è il brutto messaggio e il meccanismo secondo il quale accade [il risultato negativo],» continuava col dire Dodge. Questo è il punto più importante da considerare al riguardo dell’intera questione della punizione corporale.
Invece di eliminare la punizione corporale, gli educatori dovrebbero lavorare per procurare l’educazione giusta ai genitori su come allevare i figli in modo appropriato, incluso dare istruzioni chiare su quando e come usare la punizione corporale.
La nuova sculacciata
Alcuni studiosi avvertono contro i seri danni psicologici fatti sui bambini quando i genitori usano una punizione senza sculacciare, come quella di urlare ai bambini. Urlare adesso è diventato «la nuova sculacciata.» È molto comune fra le famiglie di razza bianca più permissive ed educate.
Alcuni esperti ora credono che quando un genitore «perde la pazienza» o diventa verbalmente «aggressivo» verso i propri figli, può essere più dannoso psicologicamente della sculacciata. Eppure nessuno patrocina un bando legale delle mamme e dei papà che strillano ai loro figli.
Il caso Peterson certamente ha riportato al centro dell’attenzione il fragore del furore e del disaccordo sulla sculacciata, ma non rivela questo un problema più grande – lo stato tragico di confusione e di scompiglio nelle famiglie americane? La sculacciata non è la causa di abuso dei bambini, di abuso tra compagni o di un matrimonio in rovina. La causa è la nostra natura egoistica, incentrata su stessa.
Non ci sono studi accademici che ci possono aiutare qui. Chi in questo Paese, o in questo mondo, sa come far funzionare una famiglia? Chi sa come costruire una famiglia forte che non ridurrà a pezzi la società e invece aiuterà a costruirla? Sculacciare non è la vera questione. La vera questione è questa: qual è il modo giusto di allevare i figli?
I genitori sono insegnanti
Robert Siegel affermava questo all’inizio della sua intervista con Elizabeth Gershoff: «Il principio secondo il quale chi risparmia la verga vizia suo figlio era comunemente osservato fino a non molto tempo fa. Coloro che picchiavano i loro figli potevano citare la Bibbia. Il libro dei Proverbi uguaglia il fatto di non punire fisicamente un figlio all’odio verso il figlio o la figlia. I bambini hanno bisogno di disciplina. Ma come e quando questo fatto è cambiato per tanti americani?»
L’espressione «chi risparmia la verga vizia suo figlio» non si trova nella Bibbia. Tuttavia, il proverbio al quale lui si riferiva, si trova nei Proverbi 13:24: «Chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo.» Una traduzione più recente dichiara «Chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama è diligente nel disciplinarlo» (Versione English Standard). Molti studiosi, accademici e gente d’idee liberali provano disprezzo per la Sacra Bibbia. Potete intuire quel disprezzo nelle parole di Siegel, «Coloro che picchiavano i loro figli potevano citare la Bibbia.» Da nessuna parte nella Bibbia viene concesso ai genitori il permesso di abusare fisicamente i propri figli. I genitori vengono istruiti ad essere degli insegnanti amorevoli. Nella versione italiana del dottor Giovanni Luzzi, la parola corregge è tradotta dalla parola ebraica musar, che vuol dire dare istruzioni, avvertimento, rimprovero e ammonimento.
Quando Dio creò la famiglia, Egli ha dato ai genitori la responsabilità a tempo pieno di allevare i loro figli ad essere rispettosi, obbedienti, a lavorare assiduamente, ad essere rispettosi della legge, contribuenti della società, ad essere adulti felici. Questo pacchetto completo di come allevare i figli, richiede tempo e considerevole sforzo. Notate attentamente che il rimproverare – che a volte richiede una punizione fisica, o «la verga» – è solo una parte dell’allevare i figli nel modo giusto. Chiunque voglia veramente aiutare i propri figli e aggiustare i propri problemi familiari deve ritornare alla formula basata sulla Bibbia nell’allevare i figli.
La famiglia è stata creata da Dio. E Dio ha un fine incredibile per questa istituzione che pochi capiscono. Dio vuole che ogni singolo essere umano possa nascere nella Sua divina Famiglia (vedi esempio in Genesi 1:26; Giovanni 3:1-8). Egli è un Padre, e vuole che i Suoi figli siano allevati per raggiungere il loro potenziale!
Vivere senza sculacciare
Intenzionalmente o no, Siegel fa un punto importante per tutti i genitori, ma specialmente per i genitori americani, sul quale bisogna riflettere attentamente. Dopo il riferimento all’uso della Bibbia per sostenere la punizione fisica, egli ha detto: «I bambini hanno bisogno di disciplina. Come e quando questo fatto è cambiato per tanti americani?» Una volta, specialmente in America, i genitori davvero si basavano sulla Bibbia per istruirli su come allevare le famiglie. I nostri Padri Fondatori costruirono una fondazione sociale affermata su famiglie che seguono i principi della Bibbia per vivere, sviluppare e costruire una nazione che ha successo. La nostra generazione ha perso di vista questi importanti valori americani.
Che cosa ne è risultato? Le nostre famiglie sono disfunzionali e la nazione che esse costituiscono è ora in un ovvio e serio declino. L’America è diventata una nazione che ha lasciato da parte più che la sculacciata. Noi siamo una nazione colpevole di aver permesso ai nostri figli di confortarsi da soli, di insegnare e nutrire se stessi. In amarezza e risentimento, i nostri figli sono diventati i nostri oppressori (Isaia 3:12). Studiate questo versetto. È più di una condanna dei bambini – è un’accusa contro i genitori che falliscono nel costruire una famiglia per bene.
La Bibbia è piena di esempi di ciò che accade alle famiglie e alle nazioni che desiderano vivere senza la sculacciata messa in atto alla maniera di Dio e senza l’amore, l’insegnamento, il rimprovero, la guida e l’allevamento che ne deriva. Studiate la vita dei nostri primi genitori, Adamo ed Eva. Loro scelsero di non credere a Dio e finirono per allevare un figlio delinquente che uccise suo fratello (Genesi 3 e 4).
Questa tragedia assai comune di allevare i figli in modo disfunzionale non deve per forza accadere a voi e alla vostra famiglia.
Richiedete una copia gratuita del classico e innovatore libro di Herbert W. Armstrong The Incredible Human Potential (L’incredibile potenziale umano, disponibile in inglese e in altre lingue). Questo libro vi rivelerà la natura vera di Dio e il Suo scopo per la famiglia umana. Se voi volete fare ulteriori studi sui modi giusti di allevare i figli, richiedete una sottoscrizione gratuita della rivista Royal Vision (disponibile in lingua inglese). Potete anche visitare il nostro informativo sito web (in inglese) su www.pcog.org che rende disponibili centinaia di articoli sul tema del vivere cristiano come ad esempio quello di allevare i figli. ▪