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Un simbolo duraturo di Israele

israeltourism/flickr

Un simbolo duraturo di Israele

Sul medaglione d’oro di 1400 anni recentemente scoperto a Gerusalemme, il simbolo più prominente è ben conosciuto dagli ebrei: una menorah.

Questo candelabro a sette bracci è stato un simbolo di Israele per millenni. È stato usato fin dai tempi di Mosè, quando Dio gli ordinò di fare un «candelabro d’oro puro» ornato, da inserire all’interno del santuario portatile nel deserto.

Questa lampada è apparsa anche secoli dopo come uno degli oggetti più importanti nel magnifico tempio del re Salomone.

Un simbolo unico che più tardi ha cominciato a comparire sulle monete nel primo secolo a.C. L’esperto in numismatica Peretz Reuven dice che è stato ampiamente usato dagli ebrei in Israele e durante la Diaspora nei tardi periodi romano e bizantino, dove è apparso, nella scultura, in lavori di metallo, dipinti, incisioni, impressioni, mosaici e pezzi fusi e sull’architettura, in ossari, meridiane, lampade a olio, bottiglie, ciotole, gemme e sigilli, così come in medaglioni.

L’esercito babilonese distrusse Gerusalemme durante il sesto secolo a.C. e trasportò tutti gli utensili del tempio a Babilonia. Settant’anni dopo, la Bibbia dice che gli ebrei tornarono a Gerusalemme con «gli utensili della casa dell’Eterno» forse includendo la menorah del tempio di Salomone.

Secoli dopo, il candelabro a sette lampade era ancora usato come simbolo distintivo della religione ebraica. Lo storico del primo secolo, Flavio Giuseppe, ci dice che quando i soldati romani distrussero Gerusalemme nel 70 d.C., catturarono la menorah del tempio e la portarono a Roma (illustrazione a pagina 16). L’imperatore romano Domiziano fece incidere sull’Arco di Tito una processione trionfale dei soldati romani che trasportano una menorah gigante.

Tuttavia anche se il tempio fu distrutto e la menorah rimossa, il significato profondamente simbolico del candelabro a sette bracci è rimasto fermo nei cuori e nelle menti degli ebrei negli ultimi 2000 anni.

Poco dopo la dichiarazione d’indipendenza nel mese di maggio del 1948, lo Stato di Israele ha scelto come emblema nazionale un candelabro con sette ramificazioni fiancheggiato da due rami d’olivo — immagine tratta da una visione registrata nel libro di Zaccaria.

L’immagine più iconica della Menorah in Israele, oggi si erge in una piccola piazza di fronte al palazzo del Parlamento d’Israele a Gerusalemme. È una scultura di bronzo di 4,5 m conosciuta come la Menorah Knesset. Questo libro di testo visivo, come alcuni la chiamano, comprende incisioni di più di due dozzine d’importanti eventi descritti nella Bibbia e nei libri di storia ebraica. Esso raffigura le molte prove e travagli del popolo ebraico nel corso della storia. L’incisione più drammatica è un passo biblico che attraversa la parte inferiore dei suoi rami più bassi: «Non per potenza né per forza, ma per lo Spirito mio, dice il Signore che governa su tutto.»

Oggi, proprio come più di un millennio fa, la menorah lascia un segno saldamente impresso sulla storia degli ebrei nella loro patria.