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Un palazzo degno di un re
I critici hanno lungamente sostenuto che la Bibbia è una fonte inaffidabile della storia. Che essa è piena di esagerazione, di leggenda e di favola, aumentando quindi l’importanza del passato di Israele.
Una particolare fonte di disprezzo è la fantastica descrizione dell’età d’oro della monarchia d’Israele durante i regni di Davide e di Salomone. Gli storici revisio-nisti, dunque, sostengono che il racconto sopravvaluta l’importanza dei loro regni.
Nel 2005, tuttavia, in ciò che molti archeologi hanno chiamato «il ritrovamento del secolo,» qualcosa è stata scoperta che ha portato fresca credibilità al racconto scritturale. E, curiosamente, è stato un rispetto per la Bibbia ciò che fece precipitare la scoperta.
Quello che dice la Bibbia
Il re Davide è stato il poeta-guerriero del 10° secolo a.C. e l’uccisore di Golia, e la Bibbia afferma che ha consolidato e ampliato l’antico Regno d’Israele costituendone una potenza regionale. È stato circa nell’anno 1000 a.C. che il re Davide conquistò Gerusalemme e la fece capitale del Regno.
Il racconto biblico di questa conquista è degno di nota. Prima che Davide la stabilisse capitale di Israele, Gerusalemme era una roccaforte appartenente ai gebusei (Giosuè 15:8). Davide regnò per sette anni in Hebron, prima di attaccare questa fortezza nemica nel cuore del territorio di Israele. I gebusei erano così certi che avrebbero potuto difendersi contro l’attacco di Davide, che insultarono il giovane re — vantando che anche i ciechi e gli zoppi avrebbero potuto difendere la città (2 Samuele 5:6). Davide offrì come ricompensa il comando delle armate di campo, a chiunque potesse catturare la roccaforte.
Così Joab colse l’occasione. Alla guida di un attacco furtivo entrò nella città fortificata attraverso una condotta d’acqua, con la conseguente cattura di essa (versetti 7-8; si veda l’articolo a pagina 12).
Poi la narrazione continua: «E Davide abitò nella fortezza e la chiamò ‘la città di Davide’; e vi fece attorno delle costruzioni cominciando da Millo, e nell’interno. Davide andava diventando sempre più grande, e l’Eterno, l’Iddio degli eserciti, era con lui» (versetti 9-10). Secondo la Bibbia il Regno di Israele sotto l’autorità di Davide, diventò un impero mondiale. A quel punto, la Sacra Scrittura descrive la costruzione del palazzo di Davide — eseguita dai lavoratori inviati dal re fenicio di Tiro come un gesto di amicizia (versetto 11).
Un altro particolare degno di nota nel passaggio è descritto nel versetto 17: «Or quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re d’Israele, saliron tutti in cerca di lui. E Davide, saputolo, scese alla fortezza.» Questo versetto in particolare ebbe un profondo impatto su Eilat Mazar dell’Università Ebraica.
«Una casa splendida»
«Da dove scendeva Davide?» ha chiesto la dottoressa Mazar, pensando a 2 Samuele 5:17. Poi lei è arrivata alla conclusione che egli deve essere sceso dal suo palazzo —si-tuato in cima alla collina, appena fuori della città gebusea originale.
Molti archeologi hanno assunto che il palazzo di Davide doveva essere situato all’interno della città murata. Ma perché il re d’Israele costruirebbe la sua reggia all’interno delle mura dell’angusta e vecchia fortezza gebusea, si chiese la dottoressa Mazar. La superficie della città vecchia era di circa 9 ettari quadrati. Basandosi però sulla storia registrata in 2 Samuele, la posizione del palazzo a nord aveva più senso: poiché Davide sentendo parlare dell’approccio dei filistei, lasciò il suo palazzo presso la cima del Monte Sion e «scese» alla fortezza, vale a dire, entrò nella città murata.
Avendo in mente questa teoria basata sulla Bibbia, la dottoressa Mazar iniziò immediatamente a scavare a nord della Città di Davide, proprio nella parte superiore del Monte Sion. Così dopo solo una stagione di scavi, ha scoperto un muro massiccio — fino a 3 metri di larghezza in alcuni luoghi e lungo 30 metri, estendendosi da est a ovest.
Sotto le mura, la dottoressa Mazar ha trovato prima delle ceramiche risalenti all’ 11° secolo a.C. Poi, all’interno di una stanza, sopra il riempimento dell’11° secolo a.C., la sua squadra ha trovato ceramiche appartenenti al 10° secolo — che si collocano nell’epoca del re Davide, e sono libere da materiali di altri periodi.
Nella stagione successiva la dottoressa Mazar ampliò il sito degli scavi, scoprendo una parete molto più grande, oltre 4,90 m di larghezza, che rende testimonianza dell’importanza dell’edificio e della sua grandezza. Come lei l’ha descritto questa «non era solo una casa, ma una casa splendida.»
Una casa — si potrebbe dire — degna del re di una nazione potente. Proprio come afferma la Bibbia. E inoltre, situata nel luogo suggerito dal racconto biblico.
La dottoressa Mazar ritiene che solo il 20 per cento del palazzo sia stato scoperto. Sono dunque in corso i piani per altri scavi nel prossimo futuro. ▪