(c)iStock.com/BenGoode
La maggior parte della gente non capisce la profezia biblica, perché?
La profezia biblica è un mistero – anche per la maggior parte della gente che legge la Bibbia! Questo, tuttavia, è un tema immensamente importante, eppure può confondere molto. Per quale ragione? Perché l’accesso alla profezia della Bibbia è stato bloccato. E, dunque, la vasta maggioranza della gente non ha l’unica chiave vitale che possa interpretare la profezia.
I commentatori, i giornalisti e i politici parlano ventiquattro ore su ventiquattro degli eventi orrendi che si svolgono intorno a noi. Fra loro però c’è qualcuno che capisce che cosa sta accendendo? Che possa dirvi dove vi stanno portando questi eventi?
La Bibbia concretamente dichiara l’inevitabile risultato finale degli eventi attuali, ma le sue spiegazioni sono del tutto confuse se non si ha la chiave che li rende accessibili.
Per capire quale sia questo elemento vitale, dobbiamo risalire ai tempi dell’Antico Testamento.
Israele in combattimento contro i Giudei?
Possiamo vedere in 2 Re 16, dove inizia realmente la confusione. Riguarda l’identità d’Israele. Oggi, quando si pensa a Israele, la prima cosa che viene in mente sono i Giudei, ma c’è un elemento essenziale che manca qui.
Sapete che la prima volta in cui i Giudei sono citati nella Bibbia, essi si trovano in guerra con Israele? La nazione giudaica non era la stessa cosa che Israele – essa, infatti, combatteva contro Israele!
Ai tempi antichi e nella descrizione biblica, Israele e Giuda erano due entità molto distinte. Ed essi lo sono ancora. Ecco ciò che molti non capiscono: l’identità odierna d’Israele e di Giuda. Questa è la chiave che apre la comprensione alle profezie della Bibbia!
L’antico Israele era composto di 12 tribù. Giuda era soltanto una di quelle tribù. Oggi, conosciamo chi sono i discendenti di Giuda: i Giudei. Dove si trovano allora le altre tribù? Sono semplicemente scomparse per sempre? Per niente!
No, Israele non è estinto. Queste «dieci tribù perdute » non sono altro che alcune delle nazioni più importanti del mondo attuale!
Il passaggio di 2 Re 16 spiega che cosa è accaduto. Israele era una nazione unita, composta di 12 tribù sotto la dominazione di re Davide e di suo figlio il re Salomone. Dopo la morte di Salomone, 10 tribù d’Israele si sono ribellate contro la tribù di Giuda e contro Gerusalemme, la città capitale. Le tribù di Beniamino e di Levi però rimassero con i Giudei. Le altre 10 tribù si sono stabilite in Samaria, a nord di Gerusalemme.
Israele e Giuda divennero due nazioni separate. Capire questo fatto è decisivo e fondamentale alla comprensione della profezia biblica.
« In quel tempo, Retsin, re di Siria riconquistò Elath alla Siria, e cacciò i Giudei da Elath... » Qui appare per la prima volta nella Bibbia il vocabolo Giudei. «..e i Siri entrarono in Elath dove sono rimasti fino al dì d’oggi. Achaz [il re di Giuda] inviò dei messi ai Tiglath-Pileser, re degli Assiri, per dirgli:‘Io son tuo servo e tuo figliuolo; sali qua e liberami dalle mani del re di Siria e dalle mani del re d’Israele, che sono sorti contro di me » (2 Re 16:6-7).
Il re di Giuda fece ricorso ad un re straniero per chiedergli aiuto nel combattimento contro Israele! Come avrebbero potuto farsi la guerra a vicenda se Israele fosse un altro nome per Giuda? Ciò avvenne molto tempo dopo la divisione del regno. Israele stava – e ancora sta – separato da Giuda!
Oggi, c’è una nazione in Medio Oriente chiamata Israele. Tale nazione però rappresenta soltanto due delle 12 tribù d’Israele: Giuda e Beniamino – compresa en essa ci sono molti o la maggior parte dei Levita. Queste sono le tribù rimaste a Gerusalemme quando in seguito alla ribellione si produsse la separazione d’Israele. La nazione chiamata Israele all’epoca attuale, non include i discendenti delle 10 tribù che si sono allontanate nel X secolo a.C. e dopo hanno emigrato in Samaria (Israele del Nord).
Questa guerra descritta in 2 Re 16 si conclude con la sconfitta d’Israele (le 10 tribù nordiche) e il loro assoggettamento all’autorità di Assiria. « Perciò l’Eterno si adirò fortemente contro Israele, e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribù di Giuda » (2 Re 17:18). Israele praticava ampiamente la via dell’infedeltà e del peccato, infuriando il Dio di amore! A causa dei peccati terribili del popolo d’Israele, Dio nella Sua ira li abbandonò e permise agli Assiri di soggiogarli.
Assiria portò a termine la conquista della nazione d’Israele nel periodo che va dal 721 al 718 a.C. (versetto 23). Israele dunque, fu reso prigioniero e soltanto Giuda è stata lasciata indietro (versetto 18).
Dobbiamo pensare con serietà a questi versetti poiché si applicano anche a noi. Viviamo nel tempo della fine. Le nazioni d’Israele ancora esistono. Ed esse continuano ancora a irritare Dio con i loro peccati terribili! Il libro di 2 Re fa parte dei libri degli antichi profeti. Vale a dire che questo versetto non riguarda soltanto a una nazione antica, ma porta un messaggio profetico per tutti noi che viviamo in questa epoca attuale – se capiamo la profezia della Bibbia! Dio dice che gli Assiri conquisteranno di nuovo Israele (Isaia 10).
Ricerca inutile
Gli studiosi della Bibbia hanno esaminato che cosa è accaduto all’antico popolo d’Israele. Lo storico e scienziato Werner Keller è uno degli studiosi principali sull’argomento. In The Bible as History (La Bibbia dal punto di vista storico) egli include molta informazione consistente. In seguito trascriviamo la sua opinione, condivisa anche da molti altri studiosi: «La gente del regno nordico scomparve assieme ai loro re, ed essendo assorbita dalle popolazioni di queste terre straniere non riemerse mai più nella storia. Ogni indagine orientata a capire che cosa è stato delle 10 tribù e chi si sia insediato nella loro terra finora è stata infruttuosa. » (enfasi aggiunta).
Quello è vero? Effettivamente le 10 tribù nordiche d’Israele sono andate in prigionia. Israele, dunque, ha perso la sua identità e non è più riapparso come Israele. Ma Israele non è scomparso! Milioni di persone, semplicemente come sarebbero potuto sparire? Loro devono essere da qualche parte.
Gli studiosi della Bibbia sanno dove si trova la tribù di Giuda. La parola “Jew” nel linguaggio inglese è una versione accorciata del termine Giuda (Judah). I Giudei del giorno d’oggi vivono nell’attuale tribù di Giuda! Loro non sono mai scomparsi completamente. Tuttavia, come Keller, la maggior parte crede che le 10 tribù siano cadute nell’abisso della storia. Così, come possiamo sapere che questi studiosi, uomini intelligenti, sono realmente sbagliati?
Perché è Gesù Cristo che lo dice.
La commissione di Cristo agli apostoli
Circa 750 anni dopo che Assiria rese schiavo il popolo d’Israele, Cristo dette ai Suoi apostoli un comando specifico: andare a un gruppo specifico di persone. Se si può capire questo, si riuscirà a comprendere la profezia biblica.
Aprite la vostra Bibbia in Matteo 10:5-6 e leggete: « Questi dodici mandò Gesù, dando loro queste istruzioni: Non andate fra i Gentili [più tardi Cristo avrebbe inviato l’apostolo Paolo], e non entrate in alcuna città de’ Samaritani, ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. » Cristo stesso l’ha detto!
Werner Keller e altri studiosi non l’hanno capito. Coloro che però credono le parole di Cristo, devono pure credere che « le pecore perdute della casa d’Israele » si fossero insediate da qualche parte durante i giorni di Cristo. Ciò era avvenuto più di 700 anni dopo che Israele era stato portato in cattività.
Cristo certamente non stava riferendosi ai Giudei, poiché Lui era tra loro, nello stesso luogo dove i Giudei abitano oggi. La loro identità allora non era stata perduta e non è perduta oggi. Israele, tuttavia, era stato assorbito nell’Impero Assiro e queste sono le tribù che hanno perduto la loro identità. Nonostante tutto, Cristo – e molti altri – sapevano della loro esistenza là fuori da qualche parte. Così, per essere precisi, dove dimoravano queste tribù?
Gesù Cristo vuole farci conoscere la verità sull’antico popolo d’Israele. Alcuni profeti dell’Antico Testamento e perfino Cristo stesso, hanno profetizzato che i popoli che attualmente costituiscono Israele, avrebbero dovuto attraversare il periodo della peggiore sofferenza di tutti i tempi, a venire appena prima la Sua Seconda Venuta. Ecco perché Cristo vuole farvi capire le profezie della Bibbia! E per afferrare questi avvertimenti, dovete conoscere chi costituiscono oggi il popolo d’Israele!
Gli apostoli dove sono andati?
Nell’articolo “Dove sono andati i dodici apostoli?” Herman Hoeh esaminò la storia intrigante di Partia per scoprire dove si era diretto Israele (La Pura Verità, maggio 1964).
Il dottor Hoeh ha scritto che intorno al 700 a.C., un gruppo di persone costrette alla servitù dagli Assiri, è comparso all’improvviso nei pressi del mar Caspio. Erano chiamati i “Parti”, un nome che identifica gli esuli. Questi esuli finalmente hanno assunto il potere ed emerso nella terra di Partia intorno al 250 a.C.
Questa gente era nientemeno che le tribù « perdute » d’Israele!
Sono rimaste nella terra in cui erano state gli schiavi dell’Assiria fino all’inizio del terzo secolo d.C. Dopo, i Persiani le hanno guidate a nord-ovest nei territori che oggi conosciamo come Europa. Ed è proprio là dove ora, nel 2012, si trova la maggior parte di quelle tribù perdute d’Israele.
Flavio Giuseppe, un importante storico Giudeo del I secolo, era a conoscenza dell’insediamento d’Israele nella terra di Partia. « Ma in quei tempi l’intero popolo d’Israele [le 10 tribù « perdute »] rimane in quel paese [non sono ritornati mai in Samaria]; quindi in Asia ed in Europa ci sono due tribù assoggettate al dominio romano, mentre le 10 tribù occupano la regione oltre l’Eufrate fino ad ora, e sono una moltitudine immensa , impossibile da contare » (Antichità degli Ebrei).
Erano un numero enorme! Gli Israeliti sparsi costituivano un popolo così vasto che Gesù ordinò a Pietro, Giacomo, Giovanni e il resto dei Suoi discepoli di andare a queste « pecore perdute. » I 12 apostoli conoscevano dove si erano stabiliti. Gesù Cristo sapeva, dove dimoravano. Anche Flavio Giuseppe sapeva del luogo dove il popolo si era stanziato.
Si noti anche un altro indizio in Matteo 15: « E partitosi di là, Gesù si ritirò nelle parti di Tiro e di Sidone. Quand’ecco una donna cananea di que’ luoghi venne fuori e si mise a gridare: Abbi pietà me, Signore, figliuol di Davide…» Questa donna di origine Gentile sapeva chi era Gesù. Poi continuò col dire: « La mia figliuola è gravemente tormentata da un demonio ». Ma Cristo non rispose alla sua richiesta e spiegò il perché ai Suoi discepoli: « Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele » (versetti 21-22, 24).
Tuttavia, la grande fede dimostrata da questa donna mentre parlava con Gesù, fece che Egli guarisse sua figlia in quel medesimo istante. Chiaramente Gesù le disse che stava preparando i Suoi apostoli per inviarli « alle pecore perdute della casa d’Israele. » Secondo Gesù, quello era il Suo scopo.
Chi ascolta Cristo e si fida di Lui, potrà capire perché Egli è venuto e che cosa indicano le profezie della Bibbia. In verità, si può capire questo mondo tumultuoso e orrendo in cui viviamo. Ma bisogna che ci sia il genere di fede che ha avuto questa donna cananea.
I Giudei furono conquistati – eppure hanno conservato la loro identità.
Dal 604 al 585 a.C., quando anche i Giudei furono conquistati da Babilonia, era passato poco più di un secolo da quando Israele era entrato in cattività. Anch’essi si rifiutarono di obbedire a Dio, che nella Sua ira, permise la loro schiavitù. Tuttavia, settanta anni dopo l’inizio del loro assoggettamento, i Giudei, i Beniaminiti e i Levita ritornarono alla loro terra (Ezra 1:5; 2:1).
Israele, tuttavia, non è ritornato mai. Si esamini la storia della Chiesa di Dio nel libro degli Atti. Dopo il capitolo 11, non si legge quasi niente con riferimento ai 12 apostoli originali. Non c’è nessun racconto sulle pecore perdute della casa d’Israele.
Questa è una parte molto interessante della storia. Il libro degli Atti è uno degli unici tre libri del Nuovo Testamento che non si concludono con il vocabolo Amen. L’assenza di quella parola finale conclusiva significa che ancora c’è più informazione da aggiungersi a questo libro. Una grande parte di quel nuovo materiale comprenderà la posizione geografica « delle pecore perdute » della casa d’Israele dal tempo della scrittura degli Atti fino alla Seconda Venuta di Cristo.
Il I secolo non era il momento stabilito da Dio per rivelare l’ubicazione delle 10 tribù perdute al mondo. La storia – e gli studiosi della Bibbia – hanno perso di vista quelle 10 tribù. Inoltre le tribù stesse hanno perduto la loro identità. Ora però, al tempo in cui le profezie diventano più pertinenti, appena prima del ritorno di Cristo – il momento è venuto.
La rivelazione riguardante l’identità d’Israele è accaduta in un modo potente nel XX secolo, e la Chiesa di Dio ha distribuito più di sei milioni di copie del libro The United States and Britain in Prophecy (Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna nella profezia); un libro che tratta il tema di questa vitale verità
Capire è cruciale, perché Israele del tempo della fine è nuovamente malato per causa del peccato e provoca l’ira di Dio. Queste nazioni odierne devono essere avvertite! Perciò dobbiamo capire la profezia, per conoscere chi bisogna avvertire.
Simon Pietro era andato nelle isole britanniche!
L’articolo del dottor Hoeh descrive come gli apostoli originali viaggiarono alle 10 tribù perdute. In esso esamina perfino le diverse aree visitate dagli apostoli.
L’apostolo Pietro dove visse la maggior parte del tempo dopo i primi 12 anni trascorsi in Palestina? Metafraste, lo storico greco, segnala che « Pietro era non solo in queste parti occidentali » – il Mediterraneo occidentale – « ma soprattutto aveva trascorso molto tempo nella Gran Bretagna, dove ha convertito molte nazioni alla fede. » Ciò sta parlando dell’opera principale di Pietro, portata a compimento tra le 10 tribù perdute!
L’Antiquitates Apostolicae scritto da Cave, espande il tema del ministero di Pietro. Pietro non predicò il vangelo a Roma. Quello era stato lasciato all’apostolo Paolo. Pietro visitò Roma, ma non predicò il vangelo in quella città. Invece, Pietro si fermò per « molto tempo » nella Gran Bretagna; dove, predicando ed insegnando il vangelo, fece la maggior parte dell’opera della sua vita. Così, salvo che Pietro abbia disobbedito il comando di Cristo riportato in Matteo 10:5-6, la Gran Bretagna è una delle tribù perdute d’Israele! Essa, infatti, è la nazione che al tempo presente discende da Efraim!
Il libro della Genesi al capitolo 48 descrive Giacobbe (Israele) dando il proprio nome a Efraim e Manasse. L’identità attuale di Manasse corrisponde nientemeno che agli Stati Uniti d’America. Queste due nazioni israelite dell’epoca attuale, Gran Bretagna e gli Stati Uniti, sono diventate molto ricche e molto potenti, proprio come Dio ha profetizzato.
Queste due tribù israelite sono state benedette a causa dell’obbedienza e della fedeltà del loro antenato: Abrahamo. Dio promise ad Abrahamo che avrebbe benedetto i suoi discendenti (Genesi 22:18; 48:8-22). Si guardi da ogni parte del nostro pianeta Terra e nell’intero corso della storia, è difficile trovare due nazioni più benedette degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Dio ha promesso a queste due nazioni la ricchezza e la grandezza che originalmente aveva promesso ad Abrahamo per la sua obbedienza. Ma ora tali benedizioni sono portate via perché i suoi discendenti sguazzano nei peccati.
Bisogna dire a queste nazioni chi sono, e devono essere avvertite su ciò che stanno facendo. E si può fare, soltanto quando si capiscono queste profezie.
Oltre alle nazioni d’Israele e di Giuda dei nostri giorni, la Bibbia contiene molte profezie riguardanti la Germania, la Russia, la Cina, il Giappone e molte nazioni del Medio Oriente. La Bibbia dice che cosa c’è in serbo per tutte queste nazioni!
Chi altro è andato alle 10 tribù perdute?
C’è qualcos’altro molto interessante a proposito di queste 10 tribù perdute.
Quando l’apostolo Paolo arrivò a Roma, i Giudei che dimoravano in quella città non avevano ricevuto il vangelo e non sapevano che cosa stava accadendo alla Chiesa che Cristo aveva stabilito. Sapevano soltanto che essa era stata perseguitata e aborrita e volevano conoscere l’opinione di Paolo (Atti 28:17, 21-22). Ciò è la prova assoluta che i Giudei di Roma non avevano ascoltato mai l’apostolo Pietro. Paolo arrivò dopo i 12 apostoli originali ed era lui che predicava nella Roma pagana.
Nel 656 d.C., papa Vitaliano decise che la Chiesa Cattolica non era interessata a conservare i resti dell’apostolo Pietro e dell’apostolo Paolo. Così, il Papa li inviò a Oswy, re della Gran Bretagna con questa comunicazione ufficiale: « Tuttavia, abbiamo ordinato che i regali benedetti dei martiri santi, cioè, le reliquie [le ossa] dei benedetti apostoli Pietro e Paolo e dei martiri santi, Laurentius, Giovanni e Paolo e Gregorio e Pancrazio, siano consegnate ai portatori di queste nostre lettere, per essere da loro consegnate a voi » (Bede’s Ecclesiastical History, Libro III, Capitolo 29). Anche le ossa di Paolo e di Pietro sono finite a St Albans, città della Gran Bretagna!
Un’altra sezione di grande effetto contenuta nell’articolo del dottor Hoeh afferma: « Ora si veda la prova aggiunta della missione degli apostoli svolta tra le pecore perdute della casa d’Israele presso le isole britanniche. In un vecchio volume, pubblicato nel 1674, da William Camden, si legge: ‘La vera religione cristiana è stata iniziata qui anticamente da Giuseppe di Arimatea, da Simone il Cananeo (o Simone chiamato Zelota), da Aristobulo, da San Pietro e da San Paolo, come può essere provato da Doroteo, Teodoreto e Sofronio.’ Lo avete afferrato? Ora Paolo è compreso in questo elenco! Paolo aveva progettato di entrare dall’Italia in Spagna e poi recarsi nella Gran Bretagna? Ecco la risposta. ‘Andrò in Ispagna passando da voi’ (Romani 15:28). Egli faceva il suo viaggio di ritorno passando per la Spagna per dopo recarsi nella Gran Bretagna. Clemente di Roma, nella sua lettera ai Corinzi, conferma il viaggio di Paolo verso l’Ovest. Ma quello includeva la Gran Bretagna? Sentite le parole dello storico Teodoreto della Chiesa Greca. Egli riferisce che ‘San Paolo ha portato la salvezza alle isole che si trovano nell’oceano’ » (Libro i sul Salmo 116, pagina 870). Le isole britanniche!
« Ma era quello semplicemente predicare a un popolo pagano? Per niente. Ricordiamoci che la terza ed ultima parte della commissione di Paolo, dopo che avesse rivelato Cristo ai re ed alle autorità di Roma, era portare il nome di Gesù ‘ai figliuoli d’Israele’ (Atti 9:15) – le 10 tribù perdute. … Questo è una profezia sulla missione di Paolo nelle isole britanniche! »
L’apostolo Paolo inoltre è andato in Europa a insegnare alle 10 tribù perdute!
Le 10 tribù perdute erano importanti per Gesù Cristo. Erano importanti per i 12 apostoli originali. Erano importanti per l’apostolo Paolo, e sono importanti per Dio! E uno dei motivi principali è che la loro vera identità odierna svela le profezie della Bibbia!
Per voi le 10 tribù perdute sono importanti? Conoscere la loro identità moderna è la chiave che apre la profezia biblica. Voi avete bisogno urgentemente di questa chiave preziosa, perché stiamo entrando nel periodo più tumultuoso della storia del mondo – il tempo che immediatamente precede alla Seconda Venuta di Gesù Cristo – quando quelle profezie stanno avverandosi davanti ai nostri occhi! ▪