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La lezione del tunnel di Ezechia
Verso la fine dell’ottavo secolo a.C., Gerusalemme fu sotto l’assedio di Sennacherib, re d’Assiria. Quando il re Ezechia di Giuda apprese dell’imminente attacco, la Bibbia dice che egli «deliberò con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turar le sorgenti d’acqua ch’eran fuori della città; ed essi gli prestarono aiuto» (2 Cronache 32:1-3).
Il primo pensiero di Ezechia fu di proteggere la fonte dell’acqua di Giuda – le sorgenti. Per fare questo, si servì dei suoi ingegneri che bloccarono le sorgenti o le convogliarono, scavando un tunnel d’acqua di 518 m attraverso una roccia solida (versetti 4, 30). Questa imponente struttura sotterranea può essere ancora vista oggi in Israele.
Per tagliare questo tunnel, i lavoratori iniziarono a fare il tunnel perforando la roccia da entrambi i lati, fino a quando si incontrarono – incredibilmente – non solo nel mezzo, ma anche ad una perfetta inclinazione, tale da facilitare il flusso dell’acqua. Dentro il tunnel di Ezechia, scolpito nel muro della roccia vicino all’uscita, si legge un’inscrizione: «Il tunnel fu completato. ... Mentre impugnavano l’ascia, ciascun uomo verso il suo compagno ... si udì una voce di un uomo che chiamava il suo compagno ... i tagliapietre demolivano l’uno opposto l’altro, ascia contro ascia, e l’acqua fluì dalla sorgente alla vasca, una distanza di 1200 cubiti.»
Il modo in cui questo tunnel fu costruito è potentemente simbolico.
Quando fronteggiò l’invasione, Ezechia si focalizzò su ciò che forse era l’elemento cruciale di Gerusalemme: la sua unica attendibile sorgente d’acqua. Il Re commissionò uno sforzo colossale di ingegneria per proteggerla. Dio registra questo nella Bibbia per ricordarci di come disperatamente abbiamo bisogno della fonte d’acqua spirituale da Dio. Senza acqua, come si vive? Fisicamente o spiritualmente parlando, bisogna arrivare all’acqua. Dovete essere disposti a scavare la solida roccia – a fare tutto quello che occorre per aprire il varco ed arrivare all’acqua. Quello sforzo spirituale e quell’acqua spirituale sono le uniche cose che vi porteranno ad una vita gioiosa e fruttifera. L’esempio di Ezechia per noi è chiaro come un cristallo: Qualunque cosa occorra, continuate a far fluire quelle acque viventi nella vostra vita.
Isaia 55:6-7 ci ammonisce: «Cercate l’Eterno, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentr’è vicino. Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all’Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio ch’è largo nel perdonare.»
Cercate Dio mentre c’è ancora tempo di trovarLo! Molto dipende dal tipo di sforzo che voi impiegate per andare da Lui. Questa è una delle grandi lezioni che un cristiano vero deve imparare: che occorre sforzo intenso per obbedire Dio. L’apostolo Paolo ci disse di adoperarci al compimento della nostra salvezza con timore e tremore. Ci vuole lavoro tenace, laborioso, energetico – e richiede di più di un solo potere umano (Zaccaria 4:6; Matteo 19:26). L’unico modo di arrivare a Dio, di arrivare all’acqua spirituale, è di chiedere l’aiuto di Dio ogni singolo giorno in questo sforzo. Ma Dio non farà tutto il lavoro per noi; noi dobbiamo portare avanti il nostro sforzo. Noi dobbiamo avere sete e fame del Suo modo di vita, così come Gesù disse (Matteo 5:6; vedete anche Giovanni 7:37‑39). Dobbiamo desiderarlo; dobbiamo esserne assorbiti. Se ne siamo, le acque non smetteranno mai di fluire.
«Lo Spirito Santo di Dio è descritto come acqua vivente,» Herbert W. Armstrong scrisse in un articolo intitolato «Questa è la vita! Vero e abbondante vivere» (Good News, Le buone notizie, maggio 1986). «Esso viene in voi. Voi andate da Cristo per riceverlo. Voi non lo imbottigliate e non gli mettete il tappo. Fluisce da voi. Lo Spirito Santo fluisce dall’amore, dalla pace e dalla gioia, irradiandosi da voi. Non c’è nessun altro modo di trovare queste risorse. Non c’è nessun altro modo di vivere una vita felice.»
Isaia 2 descrive il tempo che segue «gli ultimi giorni,» quando la sede di Dio si sarà stabilita a Gerusalemme, con Cristo che si siede sul trono di Davide. Altre profezie, come quella di Zaccaria 14, parlano del paesaggio che cambia drammaticamente per permettere alla sorgente di Dio – fiumi di acqua vivente – di fluire dal tempio santo di Dio.
Allo stesso modo quell’acqua fluirà dentro e fuori da questa città, le persone da tutta la terra fluiranno dentro e fuori Gerusalemme! E così anche la legge di Dio e il Suo Spirito. Isaia 11 dice che a quel tempo – ora appena avanti di noi – «la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo coprono.»
«Le leggi di Dio sono una via di vita,» il Signor Armstrong continuò. «La Bibbia nella sua interezza è un modo di vita. Gesù Cristo disse che noi dobbiamo vivere d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio. Se voi vivete secondo la Parola di Dio, allora state vivendo in base al modo di vita che Dio ha stabilito nel Suo Libro: la Sacra Bibbia.
«È il modo di vivere una vita abbondante. È la via della vita felice, allegra, che semplicemente si irradia. Esso irradia splendore e felicità, e c’è sempre felicità all’interno. Il pozzo non è asciutto. È pieno!»
La fonte di Dio è piena. È zampillante di conoscenza e potere da saturare la vostra vita con abbondanza fruttifera e con gioia! E ne vale la pena scavare la pietra, se fosse necessario, per raggiungerlo.