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L’Europa della Bibbia prende forma

Reese Zoellner/Trumpet: Getty Images, Bundeswehr/Dorow, Issouf Sanogo/Alain Jocard/AFP/Getty Images,Epizentrum, Alain Jocard/AFP/Getty Images, Bundeswehr/Vennemann, Gabriel Bouys/AFP/Getty Images, (c)iStock.com/Ostill

L’Europa della Bibbia prende forma

Gli esperti stanno vedendo la formazione di una nuova Europa - una Europa che Herbert W. Armstrong profetizzava decenni fa.

Più di 70 anni fa, Herbert W. Armstrong iniziò a dare una serie di previsioni chiare e drammatiche su dove gli eventi del mondo ci avrebbero portato. Dalla morte del signor Armstrong, il direttore della Tromba Gerald Flurry ha continuato a divulgare quegli stessi avvertimenti. Sempre più quegli avvertimenti stanno diventando reali. La Germania domina l’Europa e il continente europeo è sulla via di diventare una superpotenza, proprio come il signor Armstrong disse che sarebbe stato.

Anche altre previsioni che lui ha fatto si stanno avverando. La crescente amicizia fra Russia e Cina riempie le notizie. Il declino dell’America è chiaramente visibile. Ma l’avvertimento centrale del signor Armstrong era sempre l’Europa.

A luglio, l’European Council of Foreign Relations (ecfr – Consiglio Europeo per le Relazioni Estere) ha pubblicato un documento intitolato «La strada del ritorno al potere europeo.» In esso, questo influente ma non ufficiale think tank mirava ad «aiutare a mettere in moto la fase strategica di questa discussione» sulla «valutazione completa delle relazioni esterne europee.»

In quasi ogni area degli affari del mondo le analisi dell’ecfr assomigliano in modo sorprendente alle previsioni europee che ha fatto il signor Armstrong.

L’America avulsa dalla realtà

Forse la parte più notabile del documento è quello che dice degli Stati Uniti. «[L]immagine corrente è quella di un continente che va alla deriva, mentre gli americani e gli europei diventano sempre meno capaci di lavorare insieme in modo efficace o non sono interessati, in un mondo che è sempre più polemico ... Il Congresso [è] così legato a una piccola cricca di donatori che è diventato più che mai avulso dalle realtà globali.»

Il gruppo di esperti spiega che l’Europa «dipende» più dall’America che di qualsiasi altro paese riguardo alla «massima sicurezza.» La storia della transatlantica associazione, si dice, ha condotto gli europei a credere di aver fatto un affare sulla sicurezza in cui «gli Stati Uniti ritengono la responsabilità ultima per la pace e la sicurezza in Europa, mentre gli europei contribuiscono per ciò che possono e generalmente a sostegno degli usa a livello politico sui temi principali della sicurezza internazionale.» Ma secondo il rapporto, «il vecchio accordo semplicemente non è più in offerta.»

In un mondo che non può più dominare, l’America, come dicono questi analisti, è un alleato inaffidabile sul quale l’Europa non può dipendere per la sicurezza nello stesso modo di prima. Allo stesso tempo, l’America sta attivamente e deliberatamente incoraggiando l’Europa a sviluppare un esercito forte, indipendente dalle forze armate statunitensi.

Il documento asserisce che «troppo spesso negli ultimi decenni, gli europei si sono accontentati di accodarsi dietro agli Stati Uniti negli affari internazionali. Un nuovo, più realistico accordo transatlantico richiederà un senso europeo più forte di interessi e di identità propria dell’Europa.»

Questo nuovo accordo, dice il documento, avrà bisogno «di una nuova divisione del lavoro, l’UE dunque deve svolgere un ruolo centrale nella sicurezza delle relazioni transatlantiche proprio come la nato, nella quale gli stati più grandi dell’Europa – particolarmente la Germania – possono utilizzare il loro potere geoeconomico per assumere una responsabilità più grande all’interno dell’alleanza.»

Questo riconoscimento della debolezza americana e del bisogno di una Europa più forte fa tornare alla mente le previsioni che Herbert W. Armstrong ha fatto per anni.

L’America ha una «debolezza cronica,» egli ha scritto nella Pura Verità (maggio 1971). Ha detto che i capi americani hanno fallito «nel riconoscere chi sono i veri amici e chi sono i nostri nemici,» inoltre hanno fatto troppo affidamento sui loro alleati in qualità di «amanti». Le profezie bibliche mostrano che questa perversa relazione da «amanti» finirà in un tradimento amaro – l’Europa si volgerà completamente contro gli Stati Uniti.

Le realtà geopolitiche e persino certi atteggiamenti all’interno dell’Europa di coloro che prendono le decisioni, cose che daranno luogo a quella slealtà in futuro, si possono vedere nei ragionamenti del documento dell’efcr.

L’anno scorso un furore antiamericano si è acceso negli europei sulla scia dello scandalo di spionaggio della National Security Agency. Il signor G. Flurry ha scritto questo allora: «È stato profetizzato che la Germania si sarebbe staccata dall’America e ora sta accadendo davanti ai nostri occhi.» Più avanti ha scritto: «Ma l’animosità che vediamo oggi è solo il più piccolo inizio!» (ottobre 2014). I ragionamenti calcolati di questo gruppo di esperti ci mostrano che la formazione di una futura spaccatura transatlantica va ben oltre le semplici emozioni lungo le strade d’Europa.

Mentre l’America sta delegando più potere e responsabilità all’Europa, gli europei stanno compiendo una svolta radicale dal loro passato che faceva affidamento all’America. Presto, in adempimento della profezia biblica, quella tendenza si completerà.

L’Europa e la Russia: è complicato

«La prima priorità dell’Europa deve essere quella di limitare il danno causato dalle crisi ai suoi confini orientali e meridionali,» afferma l’ecfr, facendo appello ad una politica di «maniere forti» verso la Russia – «una strategia duale di sanzioni e di sensibilizzazione.»

«[N]oi dovremmo esprimere chiaramente che in fin dei conti noi vogliamo avere una relazione che funziona con la Russia – se proprio non basata sui valori in comune, almeno organizzata in modo che permetta all’Europa di non compromettere i propri valori» (ibid).

L’approccio che l’ecfr incoraggia è simile a quello che la Germania sta già prendendo – «confronto cooperativo.» (Potete leggere di questo sul nostro articolo «La Germania e la Russia ritornano agli affari come al solito» sul sito web theTrumpet.com/go/12887, in inglese).

Questo approccio si allinea con due tendenze che la Tromba sta osservando nella relazione russo-europea. Da un lato, il timore della Russia sta spingendo nazioni come la Polonia e altre nell’Europa centrale e orientale più vicine alla Germania. Andare troppo vicino alla Russia mette a repentaglio le relazioni tedesche con questi paesi. Ma d’altra parte, la Germania e la Russia hanno un sacco di interessi comuni, questo è il motivo per cui noi abbiamo avvertito i nostri lettori di fare attenzione ad un altro patto del tipo Molotov-Ribbentrop.

«Guardate alla storia,» ha scritto il signor Flurry nell’ottobre del 2008. «Ogni volta che la competizione fra Russia e Germania si intensifica, loro si mettono d’accordo – proprio prima di andare in guerra! ...

«La relazione fra Russia e Germania è molto tesa in questo momento. La Germania ha ignorato la Russia riguardo al Kosovo – ma la Russia non verrà più ignorata. La presenza di un accordo fra queste due nazioni non è un segno di pace. Come il patto Molotov-Ribbentrop (e tanti altri prima di esso) è un segno di esattamente l’opposto. Entrambe queste nazioni stanno cercando di assicurarsi il loro confine comune – così che possano perseguire le loro mire imperialistiche altrove! È un precursore della guerra! Questo è il loro modo di operare! Eppure gli Stati Uniti non se ne rendono conto.»

I rapporti con il Medio Oriente

La crisi causata dall’emigrazione in Europa sta peggiorando di settimana in settimana. Le autorità locali in Italia e in Grecia sono sopraffatte dai rifugiati in fuga dal Medio Oriente e dal Nord Africa. Ma questa è solo la più visibile di una serie di minacce che queste regioni rappresentano per l’Europa. Il Continente si basa pesantemente su queste aree per ottenere molte delle sue risorse. Il Mediterraneo e il Mar Rosso sono cruciali per il commercio europeo. C’è anche il pericolo costante di terrorismo.

«Gli europei dovranno fortificare la propria resilienza nazionale contro la probabilità di ulteriori atrocità motivate dall’estremismo nelle città europee e contro i cittadini dell’ue nella regione,» scrive l’ecfr. «Le risposte mal concepite [dell’Europa] a provocazioni del passato, hanno mandato avanti l’agenda degli estremisti attraverso reazioni europee eccessive e una politica di islamofobia in casa ...» Milioni di europei sarebbero d’accordo sul fatto che ci sono più attacchi in arrivo – e sarebbero in forte disaccordo che la risposta dell’Europa finora sia stata una reazione eccessiva.

Sebbene non ne parlino specificamente come mezzo per contrastare queste minacce, gli autori del rapporto sostengono decisamente un impegno più robusto in Medio Oriente. Loro suggeriscono che l’Europa dovrebbe incrementare la sua attività diretta e il suo lavoro con le nazioni nella regione. «Noi ci occuperemo di Cairo, Riyadh e Teheran, anche se non condividono i nostri valori, e di Tel Aviv nonostante le sue violazioni delle norme internazionali, poiché è nel nostro interesse fare ciò» hanno scritto loro.

Gli autori raccomandano di non prendere parte nel crescente divario iraniano-saudita. Tuttavia, essi fanno notare che il Consiglio di Cooperazione del Golfo allineato con l’Arabia Saudita «ha diretto e finanziato gli acquisti di armi provenienti dalla Francia, che finora nel 2015 ammontano a circa 14 miliardi di euro (15,5 miliardi di dollari) finora nel 2015, poiché il Golfo è diventato uno dei più grandi acquirenti di armi al mondo.»

L’ecfr preferisce una direzione diversa. Ma questa realtà attuale ci offre uno sguardo nel futuro dell’Europa. La profezia biblica mostra che la divisione iraniano-saudita definirà la regione – e che la Germania si allineerà con gli stati arabi.

Nel 1996, il signor G. Flurry, ha elencato le nazioni che si sarebbero alla fine alleate con l’Europa: Turchia, Arabia Saudita, Giordania, Siria e Libano. Molte di queste nazioni oggi sono in un’alleanza guidata dai Sunni dell’Arabia Saudita. Quell’alleanza si sta avvicinando costantemente all’Europa. Il signor Flurry ha scritto anche di un’alleanza a parte che includerebbe l’Iran, l’Iraq e l’Egitto. Oggi vediamo Iran e Iraq solidamente in opposizione all’alleanza con l’Arabia Saudita. Queste alleanze non si sono ancora completamente formate, ma i loro tratti sono più che visibili – stanno dominando le notizie nel Medio Oriente.

Invadendo l’Africa

«Come può l’ue fare di più nell’affrontare conflitti, instabilità, l’aumento delle reti terroristiche, gli effetti del cambiamento climatico, nel creare prospettive economiche migliori nell’ampio Mediterraneo meridionale, nelle regioni del Sahel e dell’Africa subsahariana?» chiede l’ecfr. Una grande parte della risposta è semplicemente avere una potenza militare maggiore e un migliore coordinamento di questa.

L’ecfr trova che l’aiuto finanziario «è una fonte di influenza in declino.» Nel frattempo, «[l]a crisi dell’emigrazione e l’instabilità in Mali e nel Sahel, indicano i limiti degli sforzi delle potenze europee nel costruire sicurezza in Africa attraverso il finanziamento delle operazioni delle Nazioni Unite e di quelle a guida africana di mantenimento della pace.»

Indica la direzione verso cui sta andando l’Europa: «Mentre molti governi europei sono istintivamente diffidenti di inviare le loro truppe in Africa, la convergenza della crisi umanitaria e le minacce terroristiche nel Continente stanno cambiando i loro calcoli. Dopo che la Francia ha condotto la strada intervenendo a Mali e nel Sahel, l’Olanda, l’Estonia, i paesi scandinavi e persino la Germania, hanno mandato un basso numero di truppe in Africa negli ultimi due anni.»

L’ecfr fa notare che Nigeria, Senegal e altre nazioni vogliono una maggiore cooperazione militare dalla ue e che «gli europei in Africa hanno ancora una maggiore attività di sicurezza rispetto alla Cina.»

Questo uso di una forza militare più ampia nella regione dell’Africa settentrionale per combattere il terrorismo islamico è qualcosa sul quale il signor Flurry aveva attirato l’attenzione nel 2013. L’Iran ha «un piano per diventare la potenza più forte in tutta la regione e sta ampliando la sua portata in tutto il Nord Africa,» egli ha scritto. «Ma l’Iran non è l’unico ad essere interessato all’Africa. Anche la Germania sta facendo delle forte incursioni. Entrambi questi poteri stanno facendo a gara per ottenere il massimo controllo dell’Africa del Nord. Si scontreranno inevitabilmente l’uno con l’altro. ...

«In questo momento, i capi europei vedono il re del meridione che sta cercando di dominare il combustibile nel Medio Oriente e in Africa, voi potete essere sicuri che loro reagiranno. Quel combustibile è vitale per quelle nazioni, quindi si rivolgeranno a quell’uomo forte in cerca di direzione. ... L’Europa ancora una volta sceglierà la via della guerra al fine di assicurarsi le sue risorse» (aprile 2013).

Il signor Flurry ha scritto questo prima che la Francia mandasse 5000 soldati e spendesse centinaia di migliaia di dollari per lottare contro l’Islam radicale a Mali. Prima che l’ue lanciasse lì una missione militare, compreso il primo dispiegamento in assoluto delle forze militari dell’Unione Europea nella forma di brigate franco-tedesche. Prima ancora che la Francia mandasse più di un migliaio di soldati a combattere gli islamisti nella Repubblica Centrale Africana.

L’ascesa della Cina

L’ecfr constata l’ascesa drammatica della Cina negli ultimi anni, sebbene non dice molto di quello che l’Europa dovesse fare al riguardo. La raccomandazione principale è che l’Europa «stabilisca una lista più breve di priorità» nel trattare leggi internazionali e diritti umani. Facendo questo, sarebbe in una posizione migliore in competizione con la Cina, la quale non si prende molto cura dei diritti umani nelle sue politiche domestiche e nelle relazioni internazionali.

Gli autori del rapporto dell’ecfr prendono nota di quanti paesi europei hanno fatto di tutto per stringere buone relazioni con la Cina, scrivendo, «Niente ha simboleggiato meglio il cambiamento nell’ordine internazionale della riuscita proposta cinese di una Banca per gli Investimenti di Infrastruttura Asiatica (Asia Infrastructure Investment Bank) della Cina, la quale ha ottenuto l’appoggio di 56 nazioni – fra loro 14 stati membri dell’Unione Europea.»

Questo cambiamento è stato uno dei grandi avvenimenti degli ultimi mesi e anni. La Banca per gli Investimenti di Infrastruttura Asiatica è solo un simbolo di questo. Nella prima metà di quest’anno, l’investimento non finanziario cinese in Europa è aumentato del 400 per cento. La Cina sta lavorando duro per incrementare ulteriormente la cooperazione economica e commerciale con l’Europa mediante la sua iniziativa Rotta della Seta.

La Tromba aveva previsto che i legami fra l’Europa e la Cina si sarebbero rafforzati. Il signor Flurry ha scritto su Isaiah’s End-Time Vision (La visione di Isaia del tempo della fine): «La tendenza alla collusione fra questi due blocchi economici merita di essere osservata. ... Con una Germania alla guida dell’Europa (il re del nord) in possesso di una grande potenza marittima, il Nord America sarà circondato ad Est dall’Europa e a sud dall’America Latina. La Bibbia contiene molte profezie di quella potenza europea che attacca l’America – e molte altre profezie dell’America sotto assedio.

«Qui è dove la Cina e i giganti dell’Asia entrano in gioco. Quando il Sacro Romano Impero attaccherà il Nord America, non ci sarà nessun aiuto o nessuna simpatia da parte dell’Asia. Infatti, considerando che la Cina è venuta in possesso della maggior parte dei passaggi marittimi più strategici al mondo (che, ironia della sorte, un tempo erano posseduti dalla Gran Bretagna e dall’America), noi crediamo che ci potrebbe essere una breve alleanza fra il Sacro Romano Impero guidato dalla Germania e certe potenze asiatiche (Russia, Cina, Giappone – i re dell’Oriente). Se l’Europa, il Sacro Romano Impero risorto, trovasse un modo di sfruttare – persino per un momento – le risorse chiavi e i possedimenti strategici della Cina, della Russia e del Giappone, essa avrebbe il potere per assediare le nazioni anglosassoni e per schiavizzarle.»

Il commercio fra Europa e Cina ora sta diventando più ovvio e più voluminoso. Come conseguenza di questa tendenza gli Stati Uniti saranno tagliati fuori dai benefici.

Uno strumento di previsione accurato

Una maggioranza di persone respinge la profezia biblica come se non avesse alcuna rilevanza negli eventi del nostro mondo moderno. Fra coloro che hanno rispetto per la profezia, la loro comprensione è limitata all’idea generale che gli eventi del tempo della fine si stanno svolgendo oggi.

La realtà, tuttavia, è che le profezie della Bibbia sono straordinariamente specifiche – non solo rispetto a tendenze e condizioni sociali, ma anche a eventi geopolitici, alle interazioni fra le nazioni, ai cambiamenti di potere, all’ascesa e alla caduta degli imperi globali.

Sempre di più gli eventi in corso e in modo particolare gli eventi che si svolgono in Europa, si stanno allineando esattamente con ciò che La Tromba e La Pura Verità hanno continuato a dire, ciò che Herbert Armstrong ha insegnato e Gerald Flurry insegna dalla Bibbia, da decenni. Ciò è possibile solo perché abbiamo lo strumento di previsione che sostiene la nostra analisi: la profezia biblica. Sebbene sia una fonte che molti sono riluttanti ad accettare, col passare del tempo si sta dimostrando sempre di più la sua precisione.

Imparate ciò che la Bibbia prevede e vedete di persona se si abbina all’attuale situazione in Europa – in dettaglio.