Courtesy of Eilat Mazar, Photo: Ouria Tadmor
Il re Ezechia prende vita
Il pensiero moderno respinge la Bibbia come un testo meramente religioso. Si assume che il suo scopo è di ispirare un comportamento pio, non per stabilire un fatto storico. Ma di tanto in tanto, la polvere di Gerusalemme smuove. Gli scavatori scavano nel passato, dissotterrando uno strato dopo l’altro e qualche volta, gli eventi e le persone della Bibbia tornano in vita.
Una nuova scoperta è emersa dal suolo di Gerusalemme, essa fa risorgere la storia di uno dei più importanti re di Giuda. In 2 Re 18:5 dice che «fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero, non ve ne fu alcuno simile a lui.» Il nome di questo re si trova scritto anche nei libri biblici dei Re, delle Cronache e di Isaia.
Inoltre è scritto in questo nuovo ritrovamento: un piccolo sigillo di argilla, conosciuto come bulla. Esso dice: «Appartenente ad Ezechia, [figlio di] Acaz, re di Giuda.»
Per la prima volta in assoluto, il nome di un re di Giuda è stato dissotterrato in scavi scientifici controllati. La dottoressa Eilat Mazar, l’archeologa che lo ha scoperto, lo chiama la scoperta individuale più importante che lei ha fatto nella sua carriera, una carriera che include la scoperta del palazzo del re Davide, il muro di Nehemia, e un medaglione d’oro caratterizzato da una menorah del vi secolo a.C.
Dissotterrato ma non riconosciuto
La dottoressa Mazar ha dato la notizia della bulla del re Ezechia in una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme il 2 dicembre. La bulla è stata dissotterrata durante la prima fase degli scavi dell’Ofel che l’Università Ebraica di Gerusalemme ha fatto nel 2009.
Il minuscolo manufatto che supera appena un centimetro di diametro, è passato inosservato dallo scavatore nel campo. Per fortuna, la dottoressa Mazar aveva scelto il setacciamento a umido, noto per essere un esercizio drenante di tempo e denaro, di tutto il suolo proveniente da questa posizione.
Il setacciamento a umido è una procedura archeologica piuttosto recente, dove gli scavatori mettono da parte tutto il suolo di un sito, lo setacciano e lo spruzzano con l’acqua. Spesso, questo è uno sforzo inutile. Occasionalmente però, oggetti minuscoli ma di massima importanza come questo piccolo sigillo, possono essere scoperti da un occhio attento.
Una volta scoperta, questa bulla è stata preservata con altri oggetti simili per un esame più accurato. Il primo tentativo nella lettura di questo antico testo in ebraico si è rivelato inconcludente.
Ma a metà del 2015, mentre il team della dottoressa Mazar metteva il tocco finale sul primo volume del suo rapporto finale sugli scavi dell’Ofel, lei dava un nuovo sguardo al piccolo sigillo, con i suoi simboli e la sua antica scrittura in ebraico.
«Abbiamo visto un puntino fra le lettere del nome “Melkiyahu,”» ha detto Reut Benaryeh, una collega della dottoressa Mazar, «quindi non si tratta del nome di Melkiyahu ma della parola Melek (re) ed Yehu, e il significato è Yehuda [Giuda].» Se quel puntino fosse passavo innoservato nel controllo finale prima della pubblicazione, la bulla di Ezechia sarebbe rimasta all’oscuro.
Negli ultimi due decenni sono stati scoperti altri sigilli con l’incisione del nome del re Ezechia. Tuttavia, essi sono tutti emersi dal mercato antiquario e di conseguenza non si poteva provare la loro autenticità. Questa bulla è apparsa in uno scavo scientifico controllato, in uno strato appartenente direttamente al tempo del re Ezechia.
Chi era Ezechia?
Quattordici generazioni dopo re Davide, il re Ezechia ascese al trono di Davide in Gerusalemme e governò il regno di Giuda. Il regno settentrionale di Israele, la nazione sorella di Giuda, era stato appena conquistato. Ezechia, di soli 25 anni, iniziò il suo regno contrastando i potenti e numerosi sacerdoti e gli aderenti alle istituzioni religiose pagane di Giuda. Contro una diffusa resistenza che si era radicata nel corso di una generazione, Ezechia distrusse il culto di numerose divinità e indirizzò il suo popolo verso l’unico vero Dio.
In seguito, Ezechia «si ribellò al re di Assiria, e non gli fu più soggetto» (2 Re 18:7). Il re assiro Sennacherib, giunse contro Giuda e conquistò molte delle sue città. Accanto al racconto in 2 Re 18 e Isaia 36, questa storia è anche documentata negli annali di Sennacherib. Per quanto riguarda l’invasione di Giuda da parte di Sennacherib, un prisma di 2700 anni in mostra al Museo Britannico dice: «In quanto a Ezechia di Giuda, il quale non si è sottomesso al mio giogo: quarantasei delle sue forti città murate ... io le ho assediate e prese. ... [Ezechia] stesso, come un uccello in gabbia, lo serrai dentro Gerusalemme, la sua città reale.»
Sennacherib considerava la conquista di Lachis, una città giudea, un conseguimento molto importante, tale da far descrivere la sua conquista a grandi rilievi sulle pareti nel suo palazzo di Ninive.
Dopo Lachis, Sennacherib marciò su Gerusalemme. Anticipando l’attacco, Ezechia fece tagliare un tunnel sotterraneo di 1700 piedi attraverso uno strato di roccia per fornire la città di acqua fresca di sorgente. Questa meraviglia d’ingegneria è indicata nei libri dei Re e delle Cronache. Oggi, questo acquedotto è una delle attrazioni turistiche più popolari della città di Gerusalemme.
La scienza e la Bibbia convergono
Il tunnel di Ezechia, la sua corrispondenza, la sua crisi con l’Assiria: È tutto vero. La prova conclusiva della storia biblica è con noi fino a oggi.
La Bibbia potrebbe anche essere accurata negli altri dettagli che descrive? Per esempio, il racconto della preghiera di Ezechia a Dio in 2 Re 19 e in 2 Cronache 32, quando Dio miracolosamente sconfisse il formidabile esercito assiro?
L’evidenza archeologica lascia ampio spazio alla sua accuratezza. Non vi sono traccie di una distruzione provocata dalle armi d’assedio assire. Non ci sono rilievi della conquista di Gerusalemme incisi sulle pareti del palazzo di Ninive. Non ci sono prove che un assedio assiro abbia avuto successo contro Gerusalemme poiché non è mai avvenuto. L’esercito assiro si ritirò senza la conquista e il re Sennacherib venne poi assassinato da uno dei suoi figli. Questo è registrato negli annali di Assiria e nella Bibbia.
Raramente la scienza e la Bibbia convergono in modo così drammatico e tangibile come avviene con la vita e l’opera di Ezechia, re di Giuda. La scoperta più recente della dottoressa Eilat Mazar porta a malapena le dimensioni della punta di un dito, ma essa contiene un messaggio di enorme significato. Essa testimonia la vita di uno dei più grandi leader dell’incomparabile storia di Gerusalemme: Ezechia, il figlio di Acaz, re di Giuda. ▪