Courtesy Dr. Eilat Mazar
Il muro costruito in 52 giorni
Per anni, adiacente alla parete del palazzo del re Davide sorgeva una torre grande in pietra che gli archeologi ritengono sia stata costruita durante la dinastia degli Asmonei (142-37 a.C.). Nell’estate del 2007, una sezione di quella torre, costruita su un ripido pendio appena fuori dal palazzo, ha cominciato a cedere, indicando che era sull’orlo del collasso. Quello che era iniziato come un semplice compito di riparare una torre in cedimento si è trasformato in uno scavo di sei settimane — e in una nuova scoperta affascinante.
L’otto novembre 2007, in una conferenza archeologica alla Bar Ilan University, vicino a Tel Aviv, Eilat Mazar spiegò, «Sotto la torre, abbiamo trovato le ossa di due cani grandi — e sotto quelle ossa, una ricca collezione di ceramiche e reperti di epoca persiana [dal sesto al quarto secolo a.C.]. Nessun’altra scoperta di periodi successivi è stata fatta sotto la torre.» La ceramica è quello che data chiaramente il periodo di costruzione della torre.
Se la torre fosse stata costruita durante il secondo o il primo secolo a.C., ha spiegato la dottoressa Mazar, le ceramiche del sesto secolo trovate sotto il muro avrebbero lasciato un divario cronologico di diverse centinaia di anni. Era dunque chiaro, sulla base del periodo delle ceramiche, che la torre fu costruita tre o quattro secoli prima di quanto si pensasse.
Che cosa stava accadendo in quel momento nella storia di Gerusalemme?
Nel quinto secolo a.C., la città giaceva in rovina. Le mura erano distrutte; le porte erano ridotte in ceneri.
Sentendo parlare della grande afflizione degli abitanti, Nehemia, un ebreo che serviva alla corte del re persiano Artaserse, fece appello per l’intervento di Dio. Il re notò la sua afflizione, e Nehemia spiegò che aveva tristezza perché la città, «dove sono i sepolcri dei miei padri è distrutta e le sue porte son consumate dal fuoco» (Nehemia 2:3).
Allora chiese al re di lasciarlo andare per coordinare i diversi progetti di costruzione a Gerusalemme. Nehemia fece quella richiesta nell’anno ventesimo di Artaserse, che era pressappoco il 445 a.C. (versetto 1).
Il re concesse la sua richiesta e fornì abbastanza materiale perché Nehemia potesse ricostruire le porte del tempio, una casa per se stesso e il muro intorno alla città. Fu per il completamento di quest’ultimo progetto che Nehemia divenne più famoso. Come lo descrive la Bibbia, egli era così spinto a erigere quella barriera per proteggere gli ebrei dai loro nemici che motivò l’intero gruppo di persone a lavorare senza sosta. Loro, dunque, completarono il muro in solo 52 giorni (Nehemia 6:15).
Alla conferenza archeologica del 2007, la dottoressa Mazar annunciò a 500 partecipanti che aveva scoperto il famoso muro di Nehemia. La torre, che faceva parte di esso, fu costruita durante il periodo di massimo splendore dell’impero persiano, che è precisamente quando la Bibbia dice che Nehemia ricostruì il muro attorno a Gerusalemme.
Oggi, molti dei punti di riferimento descritti nel libro di Nehemia possono essere chiaramente identificati, grazie, in gran parte, al lavoro di Eilat Mazar. Lei ha lavorato molto e rapidamente, proprio come fece Nehemia 2500 anni fa.▪