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Collasso della linea di confine

RONALDO SCHEMIDT/AFP/Getty Images

Collasso della linea di confine

Le politiche ‘porte aperte’ hanno portato ad una insorgenza di immigrazione illegale negli Stati Uniti. Tutto questo dove sta dirigendosi?

L’America ha un problema ai suoi confini meridionali. Anno dopo anno, milioni d’immigranti hanno fatto la traversata illegalmente per cercare delle opportunità economiche, una vita migliore, una clientela per la droga e/o vittime del crimine e del terrore. Ma qualcosa è cambiato; qualcosa è molto diverso – è peggiore di prima.

L’anno scorso, all’improvviso il numero di bambini che attraversarono il confine clandestinamente e che non erano accompagnati si quintuplicò. Questo nuovo totale è probabile che si raddoppi di nuovo per la fine di questo anno. Tuttavia per la fine del 2015, potrebbe gonfiarsi ancora di più del 50 percento. Proprio adesso, decine di migliaia di questi bambini stanno inondando il confine. Stanno mantenendo occupati gli agenti di frontiera e travolgendo l’imposizione della legge doganale, rimpinzando i rifugi temporanei, sovraccaricando il sistema legale e riversandosi in residenze permanenti negli Stati Uniti.

Con tanti bambini in pericolo – esposti agli agenti atmosferici, ai rischi di salute, alla criminalità comune, ad essere rapiti, ad essere schiavizzati, agli abusi sessuali, agli spacciatori di droghe e ai trafficanti di esseri umani – questa crisi domanda una risposta. Con l’assottigliamento della sicurezza al confine dissipandosi ulteriormente – permettendo l’entrata a immigranti, criminali e persino ai terroristi – questa crisi domanda una risposta. Poi con i rischi a lungo termine di una demografia dominata da immigranti clandestini – questa crisi domanda una risposta. La questione scottante è: Quale sarà la risposta del governo, e che cosa significa questo per il futuro immediato dell’America?

La crisi attuale

Prima del 2013, il numero di minori clandestini non accompagnati che entrano negli Stati Uniti ogni anno aveva una media di meno di 8000. L’anno scorso, quel numero è arrivato a 40 000. Quest’anno, raggiungerà probabilmente 90 000. Il prossimo anno, si proietta a salire a 142 000.

Storicamente, la vasta maggioranza di immigranti clandestini entrati in America sono venuti dal Messico. I messicani arrestati sanno che possono essere più o meno prontamente ritrasportati a casa. Ma i bambini da altri paesi non possono. Così per la prima volta, la maggior parte dei bimbi che si infiltrano attraverso i confini stanno arrivando dall’America Centrale – specificamente, dall’Honduras, dal Guatemala e da El Salvador.

I rifugi sono sommersi di quei bambini, e il governo ha aperto diverse basi militari per alloggiare il sovraffollamento. I centri stracolmi di detenzione hanno anche sofferto la diffusione di malattie incluso la varicella, la infezione da stafilococco, la scabbia e persino la rabbia e l’influenza suina.

Nel frattempo, gli ufficiali di pattuglia di confine che intercettano questi clandestini (molti dei quali si presentano loro stessi) devono poi sorvegliarli, il che significa che fanno meno pattugliamento e più baby-sitter. Alcuni riportano che in realtà 7 ufficiali su 10 non fanno più pattugliamento del confine. Questo lascia una zona, già fuori controllo, largamente aperta alla criminalità organizzata e ad altri criminali che vogliono trafficare più immigranti clandestini; più schiavi, più armi; e più marijuana, cocaina, metadone, eroina, lsd, ed estasi, lasciando che i loro tentacoli si distendano attraverso tutto il paese. E, come dice uno scherzo ironico, il miglior modo per contrabbandare un’arma nucleare negli Stati Uniti è di nasconderla nell’imballaggio della marijuana.

La questione scalante ha causato che la Casa Bianca dovesse ammettere che «l’affluenza di bambini stranieri non accompagnati (BSNA) attraverso il confine sudovest degli Stati Uniti, ha creato una urgente situazione umanitaria che richiede una risposta federale unificata e coordinata» (2 giugno).

Sembra buono. Ma perché la situazione è stata lasciata deteriorare fino a questo punto? C’è ancora qualcosa che non va. Quel qualcosa è la risposta federale.

Questo non è tutto il problema

Un fattore contributivo all’immigrazione d’emergenza si può datare al 2008 quando è stata promulgata una legge durante l’amministrazione Bush. Questa legge decreta che i minorenni clandestini non provenienti dal Messico o dal Canada, possono presentarsi davanti ad un giudice piuttosto che essere deportati immediatamente. La legge è stata proposta per proteggere i bambini dall’essere rispediti in quelle nazioni afflitte dalla piaga della violenza. Tuttavia, il risultato nel mondo reale è stato un accumulo enorme di casi arretrati per i quali occorrono anni prima di essere processati. Ora un numero record di bambini immigrati non messicani stanno affluendo al confine. Questo significa che un numero record di bambini devono restare ed essere processati. Quei bambini non hanno neanche bisogno di schivare le autorità americane quando entrano nel paese. Quando vengono presi, vengono spesso mandati a vivere con i parenti che risiedono già in America e restano per anni in attesa dei tribunali, che sono lenti e riluttanti alla deportazione.

La percentuale d’immigranti illegali rispediti nei paesi di provenienza si è abbassata dopo che questa legge è stata promulgata. Tuttavia, questa non è la storia completa. Una legge promulgata sei anni fa non spiega che cosa ha spinto i bambini del Messico e dell’America Centrale ad iniziare l’afflusso in numero senza precedenti attraverso il confine meridionale negli ultimi due anni.

Come mai la scalata dell’immigrazione clandestina fra i bambini? Come mai l’afflusso all’improvviso si è impennato sotto l’amministrazione Obama? Perché il Presidente non ha ridotto il flusso di immigranti illegali?

L’allarmante possibilità è che lui non ci stia neanche provando.

Le scappatoie legislative

Il 15 giugno del 2012, il presidente Barack Obama ha annunciato una nuova iniziativa. Essa non mira ad assicurare il confine né a reprimere la criminalità organizzata; non è stata creata per modificare alcuna legge abusata e nemmeno guarda a migliorare l’imposizione delle leggi; non è dunque per beneficiare gli immigranti clandestini, ma per «sollevare l’ombra della deportazione» dagli immigranti illegali eleggibili. La sua iniziativa era per dare l’opportunità agli immigranti clandestini di vivere e lavorare in America senza paura di essere deportati.

La direttiva ha reso sicuro il permesso di lavoro per gli immigranti eleggibili, il cartellino dell’assistenza sociale, la patente e simili benefici offerti ai cittadini e agli immigranti legali. Più di 500 000 immigranti beneficiarono di quest’azione esecutiva, conosciuta come Deferred Action for Childhood Arrivals (Azione Differita per gli Arrivi d’Infanzia).

Questo giugno scorso, l’amministrazione ha tracciato una linea di guida per quegli immigranti, per differire la deportazione di ancora due anni. Il segretario della Sicurezza Nazionale, Jeh Johnson ha annunciato: «Nonostante l’acrimonia e la partigianeria che adesso esiste a Washington, quasi tutti noi siamo d’accordo sul fatto che un bambino che fa la traversata dei nostri confini illegalmente con un genitore, o alla ricerca di un genitore o di una vita migliore, non sta facendo una scelta da adulto, d’infrazione della nostra legge, e dovrebbe essere trattato diversamente dagli adulti che infrangono la legge» (5 giugno).

Quest’azione esecutiva si applica solo agli immigranti che sono stati in America da più di cinque anni, ma il suo tempismo è in stretta correlazione con la recente inondazione di minorenni immigranti clandestini. Alcuni bambini persino adesso vanno dagli agenti della dogana ad implorarli di essere arrestati. Il loro ragionamento è che se il presidente Obama non deporterà le migliaia di bambini clandestini che sono già qui, egli sicuramente non deporterà neanche loro. Questo ragionamento è abbastanza logico.

Il rappresentante Bob Goodlatte, un repubblicano della Virginia, ha definito l’incremento dell’immigrazione «un’amministrazione fatta per il disastro.» «Le voci si sono passate intorno al mondo sull’approccio troppo debole della politica sull’immigrazione da parte del presidente Obama ed hanno incoraggiato più individui a venire negli Stati Uniti illegalmente» ha detto.

Politica: Il problema, non la soluzione

L’amministrazione Obama ha deviato le accuse che il suo approccio clemente sull’immigrazione abbia causato la recente crescita. Il Presidente incolpa la legge del 2008 e la condizione di povertà in cui si vive nell’America Centrale. Ma gli agenti di pattuglia della frontiera che in realtà interrogano centinaia d’immigranti in persona ottengono una risposta diversa.

Gli agenti nella valle di Rio Grande del Texas, che attualmente riceve la maggior parte del traffico di immigrazione clandestina, hanno scritto un rapporto rivelando che un incredibile 95 per cento degli intervistati dice che loro arrivano poiché sanno che gli sarebbe stato permesso di restare. «La ragione principale per cui gli individui in questione hanno scelto questo periodo particolare per immigrare negli Stati Uniti, è stata per prendere vantaggio della “nuova” legge che concede un “passaggio libero” ... alle donne adulte OTMS [immigranti non messicani] che viaggiano con minorenni e UACS,» afferma il rapporto.

«L’informazione è, a quanto pare, di conoscenza comune nell’America Centrale, si stende tramite passaparola e con i mezzi di comunicazione internazionali e locali.»

Le statistiche americane della Protezione della Dogana e dei Confini lo sostengono. Per la maggior parte dell’ultimo decennio, il numero annuale di bambini non accompagnati da El Salvador, dal Guatemala e dall’Honduras che sono stati fermati mentre attraversavano il confine degli Stati Uniti è quasi raggiunto 4000. Ma nell’anno fiscale 2012, quel numero all’improvviso si è più che raddoppiato, raggiungendo 10 146. L’ultimo anno fiscale, si è duplicato fino a 20 805. Entro giugno di quest’anno, si è quasi duplicato ancora, fino a 39 133. Il numero di minori non accompagnati dal Messico è cresciuto da 13 974 nel 2012 a 17 240 l’anno scorso.

«Perché vengono?» chiedeva Charles Krauthammer. «L’amministrazione fa finta che sia a causa della violenza e della povertà. Sciocchezze. Quando non c’è stata violenza e povertà nell’America Centrale? ... La nuova variabile è l’ordine unilaterale (e abusivo) di Obama del giugno 2012 che essenzialmente legalizzava centinaia di migliaia di immigranti illegali che arrivarono qui da bambini. Il messaggio è stato ricevuto nell’America Centrale. Vero, quest’ordine esecutivo non si applica a coloro che sono venuti dopo il 15 giugno del 2007. Ma resta il fatto che i bambini che arrivano adesso, hanno grandi possibilità di rimanere» (10 luglio).

Il presidente Obama ha fatto molte affermazioni su ciò che adesso ammette sia «una crisi umanitaria.» Ma nega il fatto che la sua politica la abbia causato. Egli ha fatto un appello per «una risposta federale unificata e coordinata» ma tale risposta non è stata e non è probabile che sia quella che milioni di cittadini americani stanno sperando di avere.

Menzogna

«Il viaggio è incredibilmente pericoloso per questi bambini» ha detto Obama ad una conferenza stampa del 30 giugno. «I bambini che sono abbastanza fortunati da sopravvivere saranno presi sotto cura mentre passano attraverso la prassi legale, ma in molti casi quella prassi li condurrà a ritornarsene alla loro casa.»

Non è vero. In «molti casi» i bambini non sono deportati. Per esempio, basandosi sulle statistiche, qui c’è quello che effettivamente accadrà ai 41 000 bambini che non furono rimandati indietro al confine nel periodo degli scorsi nove mesi: saranno processati e verrà emesso un «avviso di comparire» dal tribunale che darà loro una data per presentarsi di fronte ad un giudice dell’immigrazione. Poi quasi tutti loro saranno rilasciati per andare a vivere nel frattempo con i loro parenti negli Stati Uniti. Quando alla fine il loro appuntamento con il tribunale arriverà, quasi la metà di loro non si presenterà neanche. E persino fra coloro che lo fanno, alla maggior parte verrà concessa l’amnistia e quindi concesso di restare.

«I risultati delle statistiche del Servizio Cittadini ed Immigrazione USA (uscis, US Citizenship and Immigration Services ) mostrano che il 46 percento dei minorenni che inizialmente hanno richiesto asilo politico sono approvati da un ufficiale addetto,» ha riportato Fox News il 27 giugno. «Fra coloro che sono stati riferiti ad un giudice dell’immigrazione, il 74 percento degli applicanti per l’asilo politico viene approvato. Quelle informazioni statistiche, presentate ad una sessione della Camera ... sembrano scartare le pretese del presidente.»

In spagnolo, l’ordine dei tribunali emesso dal governo «avviso di comparire» si chiama permiso – che significa permissione o permesso. Questo da solo, suggerisce una verità accettata universalmente: in definitiva a un immigrante a cui è stato emesso il permiso gli è permesso di restare.

Pat Meehan, un repubblicano della Pennsylvania e membro del Congresso, ha detto schiettamente al raduno congressuale del 24 giugno: «Abbiamo a che fare con i bambini, e lo capiamo. Ma non dobbiamo lasciare che il popolo americano abbia la falsa impressione che in un qualche modo il sistema funzionerà e che in realtà porti alla rimozione. Una volta che quei bambini sono qui, loro
rimangono qui.»

Il governatore del Texas Rick Perry è andato un passo più avanti, suggerendo che il presidente Obama ha un nuovo motivo nel lasciare correre l’attuale crisi dell’immigrazione. «Io devo credere che quando non si risponde in nessun modo, o si è inetti o si ha un motivo recondito in funzionamento» egli ha dichiarato all’ABC il 6 luglio.

Il Presidente non ha scoraggiato i giovani clandestini immigranti; invece, ha messo in chiaro che i giovani immigranti illegali saranno trattati diversamente in America – e loro lo sanno. Venire in America ora significa la possibilità di cittadinanza, di assistenza sanitaria gratuita e di assistenza sociale e di previdenza sociale. E così loro arrivano... A decine di migliaia.

La collusione col governo

Todd Starnes di Fox News è andato al confine meridionale e lì ha parlato con gli operatori dell’immigrazione. Dopo ha scritto una denuncia sulla crisi con dettagli non solo della scalata dei problemi negli Stati ai confini, ma dei tentativi del governo di volerli nascondere.

«Uno della forza della sicurezza, che viene impiegato dal governo minacciò di arrestare i dottori e le infermiere, se avessero divulgato qualsiasi informazione sulla minaccia di contagio ad un campo di rifugiati che ospita bambini clandestini stranieri presso la Base della Forza Aerea di Lackland a San Antonio, nel Texas,» egli ha riportato il 2 luglio. Diversi impiegati parlarono con Starnes nonostante l’ordine che gli era stato dato di non parlare. Loro gli hanno detto che si occupavano di bambini, molti dei quali avevano il morbillo, la scabbia, la varicella o laringite. Quando loro si prendevano cura dei bambini, gli agenti della sicurezza confiscarono il loro cellulare e altri mezzi di comunicazione.

Un consulente psichiatrico ed ex infermiere del campo di rifugiati «ha detto che i suoi superiori cercarono di nascondere l’estensione delle malattie,» ha scritto Starnes. Una consulente ha mantenuto un diario dettagliato. Gli agenti federali lo scoprirono e cercarono di confiscarglielo senza successo.

In uno sforzo di alleviare il sovraffollamento nel Texas, alcuni bambini sono mandati in altri stati come la California ed Oklahoma. Come sono trasportati? Un’infermiera ha detto a Starnes che lei «in particolare si era preoccupata perché i loro schedari indicavano che i bambini erano stati trasportati a Lackland con i loro autobus nazionali autorizzati e aeroplani.» «Questi bambini sono stati trasportati ai campi di rifugio prima o dopo che fossero spidocchiati?» ha chiesto Starnes. «Chiunque volasse nei cieli amichevoli potrebbe far fronte ad una faccenda di salute pubblica.»

Un rappresentante del sindacato della pattuglia di confine in California ha detto all’ABC 10 News che è necessario un ammontare massiccio di personale per occuparsi e per sorvegliare questi immigranti clandestini, ciò vuol dire che sono effettivamente meno gli ufficiali al loro posto di pattuglia dei confini. Quest’uomo, a quanto pare, ha dovuto disobbedire a un divieto di commento per rivelare che cosa sta davvero accadendo.

Una trasformazione fondamentale

Il 9 giugno un editoriale del Washington Times individuava perfettamente ciò che questa crisi continua dell’immigrazione, risolvibile eppure scalante, significa per la nazione: «L’afflusso di bambini è un altra conseguenza dell’adempimento del voto del Presidente di “voler trasformare fondamentalmente” l’America.»

«È una conseguenza diretta delle azioni illegali del Presidente,» ha detto a Breitbart il senatore Ted Cruz, un repubblicano texano. «I genitori pensano, se io mando mio figlio [negli Stati Uniti], mio figlio avrà l’amnistia» (6 giugno).

Il presidente Obama ha richiesto la somma di 3,7 bilioni di dollari per far fronte a questa crisi. La sua amministrazione dice che la maggior parte dei soldi sarà destinata al «prendersi cura, il dare da mangiare, e ai costi di trasporto dei bambini non accompagnati e dei gruppi di famiglie,» in base a quanto è stato affermato al Congresso il 10 luglio dal segretario della Sicurezza Nazionale, Jeh Johnson. Questi soldi gestiranno la crisi attuale – e non faranno niente per risolvere il problema.

«Nel frattempo, una cosa che Obama potrebbe fare – spingere forte per cambiare la legge che proibisce il rientro veloce di giovani immigranti dai paesi non contigui – non è sul tavolo» ha scritto Byron York per il Washington Examiner il 15 luglio.

Non è sul tavolo perché la sua amministrazione non è interessata a risolvere il problema. Incolpa i repubblicani per la crisi, persino mentre si rifiuta di far osservare le leggi esistenti sull’immigrazione illegale. L’amministrazione Obama non vuole un confine sicuro.

I liberali «progressisti» immaginano un mondo senza confini. Loro vogliono le frontiere aperte. Non vogliono mandare nessuno a casa – certamente non i bambini. Loro vogliono l’amnistia per tutti gli stranieri illegali. Loro vogliono che sia il governo federale ad occuparsi della situazione, non chiudendo le porte, ma attraverso porte senza cardine! Questo è quello che si sono promessi di fare sin dal vero inizio: trasformare fondamentalmente gli Stati Uniti d’America.

Così, l’espansivo assalto ai bordi meridionali dell’America continuerà. E contribuirà non solo alla trasformazione della nazione e alla cancellazione dei suoi confini di sicurezza, ma alla sua distruzione reale!

«L’America è quella dimora che sta cadendo a pezzi e che è sotto un nuovo stress,» ha scritto Peggy Noonan il 10 luglio. «Coloro che ci vivono dentro, coloro che sono più scontenti da quello che vedono, sanno che l’America ha dei grandi problemi – disoccupazione, bassa partecipazione alla forza lavoro, infrastrutture traballanti, una cultura non sana, una educazione pubblica povera. E naturalmente una discordanza di tutti i tipi – tanti scoiattoli impazziti che corrono in giro nell’attico. Loro sanno che l’America non può pagare le sue bollette. Hanno paura del fatto che noi stiamo vivendo sui fumi della grandezza. Vogliono che noi siamo di nuovo forti. Guardando ai nostri confini che collassano, non sembra proprio un precursore del progresso».

Connesso con la profezia

Alcuni analisti riconoscono la situazione pericolosa in ballo non solo nella crisi a portata di mano ma anche nella risposta sleale del governo. Ma c’è una analisi ancora più profonda che rivela molto sulla crisi dell’immigrazione clandestina in America. Quest’analisi proviene dalle profezie della Bibbia!

Nel libro United States and Britain in Prophecy (Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna in profezia) Herbert W. Armstrong identifica i primi immigranti americani come discendenti di Abrahamo, specificamente con la tribù di Manasse. Il nipote di Abrahamo, Giacobbe, passò le sue promesse del diritto di nascita sui figli di suo figlio Giuseppe (Genesi 48). Giacobbe disse che i discendenti di uno dei nipoti, Efraim, diventerebbero una moltitudine di nazioni, specificamente nel tempo della fine. Egli disse che l’altro nipote, Manasse, diventerebbe una singola grande nazione.

Genesi 49:22 dice che Giuseppe è «un albero fruttifero, persino un albero fruttifero vicino ad una sorgente; i cui rami si stendono sopra il muro.» La discendenza di Giuseppe, in altre parole, sarebbe stata un popolo di colonizzatori nel tempo della fine. Questo è esattamente quello che hanno fatto, estendendosi dalle Isole Britanniche su tutta la terra, incluso il Nord America.

In questo libro, il signor Armstrong ha spiegato anche che la discendenza di Efraim è la Gran Bretagna, e che la discendenza di Manasse sono gli Stati Uniti. Molti dei primi immigranti dell’America venivano da nazioni diverse dall’Inghilterra. «Una larga parte di Manasse rimase con Efraim fino alla separazione della Nuova Inghilterra,» egli ha scritto. «Ma i nostri progenitori sarebbero stati setacciati attraverso molte nazioni, così come il granoturco al setaccio, eppure non sarebbe caduto nemmeno un granello in terra né si sarebbe perso. (Amos 9:9).»

Efraim e una grande parte di Manasse si filtrarono attraverso molte diverse nazioni prima di immigrare finalmente, in Inghilterra insieme. Molti discendenti di Manasse, tuttavia, rimasero nelle nazioni in cui loro si erano sparpagliati. Questi discendenti infine arrivarono in America quando le persone iniziarono l’immigrazione verso le nuove colonie. Non ogni immigrante europeo era discendente di Manasse, ma una grande maggioranza lo era.

Il fatto che i discendenti di Manasse si mischiarono con gli altri immigranti dei popoli dei Gentili è una prova ulteriore di chi sono in realtà gli Stati Uniti secondo la profezia. Questo è quello che tipicamente le tribù israelite facevano durante l’epoca dell’Antico Testamento!

Il signor Armstrong ha scritto: «Perciò ci hanno conosciuto come “il crogiolo” del mondo. Invece di confutare le nostre origini in Manasse, questo fatto in realtà lo conferma.»

Ma l’America ha raggiunto un punto di svolta. Non è più una nazione, fatta di un unico crogiolo di persone. Come Pat Buchanan ha scritto il 14 luglio, «Noi non parliamo più la stessa lingua, non adoriamo più lo stesso Dio, non onoriamo gli stessi eroi o non condividiamo più le stesse feste ... I nostri politici sono diventati maligni. I nostri partiti politici si scannano fra loro. La cristianità è in declino. Le chiese tradizionali si stanno separando sulle questioni morali come l’aborto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. L’Islam sta crescendo. La nostra società sembra si stia disintegrando.»

Anche questo è stato profetizzato. Le benedizioni che Dio ha concesso su di noi per merito dell’obbedienza di Abrahamo sono ora state ritirate a causa dei nostri numerosi peccati.

Deuteronomio 28:43-44 dice: «Lo straniero [o il forestiere] che sarà in mezzo a te salirà sempre più in alto al di sopra di te e tu scenderai sempre più in basso. Egli presterà a te, e tu non presterai a lui: egli sarà alla testa e tu in coda.»

Le politiche trascurate sull’immigrazione e i confini deboli contribuiscono all’adempimento delle profezie bibliche! L’inondazione d’immigranti clandestini mettono in rilievo un fondamentale disprezzo per la legge. Espone ed esacerba la mancanza di una cultura comune. L’inabilità dell’America di proteggere i suoi bordi mostra che le cose che definiscono gli Stati Uniti come una nazione si stanno frammentando.

Dio ha detto che questo sarebbe accaduto! Persino i commentatori più noti che non si curano di queste profezie o che rifiutano l’identità biblica dell’America possono vedere che noi siamo su un corso disastroso. L’America si sta disgregando.

Buchanan chiede: «Se un paese è una terra di confini definiti e difesi, entro i quali risiedono le persone di una stirpe, di una storia, di una lingua, di una fede, di una cultura e di tradizioni comuni, in che senso siamo noi Americani una nazione ed un popolo oggi?» (ibid).

Per parafrasare Ronald Reagan, una volta che la nazione perde il controllo dei suoi confini, non è più veramente una nazione. Questa situazione sta accadendo proprio adesso agli Stati Uniti. E il suo governo stesso lo staincoraggiando, per la propria fine.