Che cosa sapete di Dio?
Alcuni anni fa, ritornando in albergo a Nuova Delhi dopo un colloquio privato con Indira Gandhi, il premier indiano, cominciai a riflettere sul fatto che, sin dal mio arrivo in India, avevo notato vacche e buoi che vagavano qua e là per le strade, cosa che non avevo mai osservato in nessun altro paese.
«Non si allontanano molto dalle loro stalle questi animali?» chiesi all’autista.
«Certamente!», egli rispose.
«Ma allora come fanno i padroni a sapere dove trovarli per ricondurli alla stalla di notte quando vagano così per le strade?»
L’autista sorrise. «I padroni non lo sanno – disse – i buoi, però, conoscono i loro padroni e la via di casa, e la sera ritornano da soli».
Immediatamente mi ricordai del brano nel primo capitolo di Isaia, che, prima di questo episodio, non avevo mai compreso così perfettamente.
«Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio! Poiché l’Eterno parla: Io, dic’egli, ho nutrito de’ figliuoli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. Il bue conosce il suo possessore, e l’asino la greppia del suo padrone; ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento. Ahi, nazione peccatrice, popolo carico d’iniquità, razza di malvagi, figliuoli corrotti! Hanno abbandonato l’Eterno … si son volti e ritratti indietro» (Isaia 1:2-4).
Queste parole si riferivano all’antico Israele, una nazione alla quale Dio si era rivelato in molte occasioni attraverso prove e miracoli. Quanto meno, dunque, le altre nazioni conoscono Dio, e sanno chi e che cosa Egli è!
Nonostante ciò, le altre nazioni sono costituite da essere umani esattamente come la nazione d’Israele. È importante notare qui che Dio chiama questi esseri umani i Suoi figli. Molte persone dicono che Dio non sembra reale per loro, perciò, Dio rimane un grande mistero. I loro padri umani però non sembrano un mistero per loro, anzi li vedono sotto un aspetto di effettiva esistenza.
Dio si fa conoscere nelle pagine della Bibbia, se la comprendiamo Egli diventa reale.
Perché Dio sembra irreale?
Riferendosi ai popoli dell’Impero Romano, Dio ispirò l’apostolo Paolo a scrivere:
«Poiché l’ira di Dio si rivela dal cielo control ogni impietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia; infatti quel che si può conoscer di Dio è manifesto in loro, avendolo Iddio loro manifestato; poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità [spirituale], si vedon chiaramente sin dalla creazione [fisica] del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue; ond’è che essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto [o saputo di] Iddio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l’insensato loro cuore s’è ottenebrato. Dicendosi savî, son divenuti stolti» (Romani 1:18-22).
I miliardi di esseri umani che attualmente popolano la terra non soltanto sono privi della più importante conoscenza – chi e che cosa è Dio – ma sembrano non volerlo neanche sapere! Essi vivono, ben volentieri senza la più importante conoscenza ed il più importante rapporto possibile nella vita dell’uomo!
Sorprendente, ma vero!
E per quale ragione gli esseri umani sono rimasti compiacentemente nell’ignoranza del più importante rapporto di tutta l’esistenza umana? La spiegazione possibile è una sola: tutte le nazioni sono state ingannate (Apocalisse 12:9).
Un concetto del primo secolo
Arrivando al Nuovo Testamento, vediamo di sfuggita l’ignoranza di qualsiasi conoscenza in riguardo a Dio. Nel primo secolo, i dotti del mondo erano gli intellettuali ateniesi, alcuni dei quali si incontrarono con l’apostolo Paolo ad Atene.
«E anche certi filosofi epicurei e stoici conferivan con lui. E alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E altri: Egli pare essere un predicatore di divinità straniere; perché annunziava Gesù e la risurrezione. E presolo con sé, lo condussero su nell’Areopàgo [la collina di Marte], dicendo: possiamo noi sapere qual sia questa nuova dottrina che tu proponi? …
«E Paolo stando in piè in mezzo all’Areopàgo disse: Ateniesi, io veggo che siete in ogni cosa quasi troppo religiosi. Poiché, passando, e considerando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: al dio sconosciuto. Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra …che dà a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa. Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra … Difatti, in lui viviamo, ci muoviamo, e siamo …» (Atti 17:18-19, 26-28).
E che dire ora dei dotti del nostro mondo occidentale odierno? L’istruzione è diventata un processo di instillazione mnemotecnica. Dalle scuole elementare alle università, i nostri sistemi d’istruzione inculcano concetti preconfezionati, ideologie e miscugli di fatti e favole nelle menti ingenue e fiduciose di bambini, adolescenti e ragazzi. Nei nostri sistemi scolastici il voto assegnato agli studenti dipende dalla misura in cui essi accettano, imparano a memoria e ripetono, oralmente o in prove scritte, quanto è stato loro insegnato – vero o falso che sia!
L’istruzione attuale ha dato l’approvazione universale alla favola della teoria dell’evoluzione. La teoria dell’evoluzione è il tentativo dell’agnostico o dell’ateo per spiegare l’esistenza di una creazione senza la preesistenza del Creatore. Questa elimina Dio dal panorama. Rende se stessa incapace di capire il mistero tentando di rimuovere interamente Dio.
La creazione materiale sembra reale
L’insieme delle cose create è materiale, visibile e, quindi, sembra reale per la mente umana. I moderni sistemi d’educazione sono diventati materialistici, e le moderne concezioni scientifiche negano l’esistenza di tutto ciò che è invisibile e spirituale. Eppure, tutti i nostri problemi, apparentemente insolubili, e tutti i mali del mondo sono di natura spirituale.
Ritornando al primo capitolo dell’epistola ai Romani, nel versetto 28 leggiamo: «… non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio». Poco o niente, infatti, viene insegnato riguardo a Dio, mentre già nelle scuole elementari il concetto fondamentale – l’approccio alla conoscenza – è quello dell’evoluzione.
C’è dunque da meravigliarsi se neppure i più dotti sanno chi e che cosa è Dio? Essi semplicemente credono a ciò che è stato loro insegnato.
Ma perché?
Sì, perché essi hanno scelto l’ignoranza? In Romani 8:7 è affermato chiaramente che la mente degli uomini è per sua natura ostile a Dio. Ciò non significa necessariamente che la mente di tutti i non convertiti sia attivamente, intenzionalmente e dolosamente ostile. La maggior parte degli esseri umani, infatti, è passivamente ostile a Dio: essi, di norma, semplicemente non pensano a Lui! Quando è menzionato Dio, si imbarazzano e spesso cercano di cambiare discorso. Probabilmente non si rendono conto di nutrire un atteggiamento ostile nei confronti di Dio; eppure, psicologicamente, questa è proprio la ragione per cui desiderano cambiare discorso. In altre parole, senza rendersene effettivamente conto l’individuo medio vuole che Dio «non s’impicci nei suoi affari» – tranne che nei momenti di gravi difficoltà, in cui, invece, invoca il Suo aiuto.
Le cose spirituali – le cose invisibili – sono un mistero per queste persone che non le comprendono, nonostante siano cose reali, e ciò perché non le possono vedere. Poiché per loro restano profondamente misteriose, essi negano l’esistenza.
La Bibbia però, cosa rivela riguardo a chi e che cosa è Dio? È soltanto in questo libro ispirato che Dio si fa conoscere, ma l’umanità in generale non ha mai creduto a Dio, ovvero a ciò che Egli dice nelle Scritture!
Dio, il Creatore dell’universo
Dio è il Creatore di tutte le cose, di tutto ciò che esiste nel vasto universo: le stelle, le galassie nello spazio infinito, il nostro pianeta, l’uomo e tutto ciò che si trova sulla terra.
Ecco che cosa è Dio – ciò che Egli fa! Egli è Creatore! Egli progetta, forma e modella. Egli dà vita! Egli è il grande donatore di tutto, e la Sua legge – il Suo modo di vivere – è la via del dare, non la via dell’ottenere, che è la via del mondo.
Ma come è Dio? E chi è? Le concezioni su di Lui sono state molte. Alcuni credono che Egli sia semplicemente «la bontà» o le buone intenzioni nell’intimo di ciascun essere umano – vale a dire, una semplice parte di ogni individuo. Altri hanno immaginato Dio come un idolo d’oro o d’argento, oppure scolpito nel legno, nella pietra o in altro materiale. Mentre Mosè era sul monte Sinai per comunicare con Dio, gli Israeliti pensarono che Dio fosse un vitello d’oro o che avesse un tale aspetto.
Molti credono che Dio sia un personaggio supremo, singolo e individuale; altri hanno pensato che fosse uno spirito. Ma l’insegnamento generalmente accolto dal cristianesimo tradizionale è che Dio è una «Trinità», cioè Dio in tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. La parola Trinità non si trova, però, in alcuna scrittura della Bibbia, la Parola di Dio non insegna questa dottrina.
La Bibbia dunque, che cosa insegna? ▪